lunedì 26 agosto 2019

Playstation 5, prime immagini ed indiscrezioni



Per quanto possa sembrare strano discorrere di una console di ultimissima generazione che uscirà tra più o meno un anno, pur essendo fermo lo scrivente alla mai troppo vecchia PS3, c'è da dire che si è sollevato un notevole vespaio circa la prossima uscita della macchina di divertimento globalmente più nota oggi, laddove gli "anni 80" come me restano magari ancora ancorati alla Grande N ed alle promesse infrante dell' Ultra 64 di casa Nintendo.
Si parla, ovviamente, della Playstation 5 il cui design, in queste immagini legate alla versione per i betatester, già parla di fantascienza.

Immagini recuperate in rete, non si intende ledere copyright


Dalle linee morbide e possenti della PS3, a quella essenziale ma assai futuristica della Playstation 4, la prossima uscita di casa Sony (marchio di cui si parla moltissimo in questi giorni anche per la questione diritti di Spider-Man con Disney) ha tutto quello che potrebbe promettere divertimento, futuro, innovazioni, hi-tech.
L'uscita è prevista grossomodo per il Natale del 2020, con un possibile pre-order già da ottobre, visto che in america il mese di Novembre è particolarmente sensibile alle uscite in anteprima.

Il design piace molto, anche se è possibile che non sia quello definitivo: oltre a offrire un aspetto futuristico, la console avrà a disposizione, pare, un efficiente dissipatore di calore oltre che un hardware teso a permettere alla Sony di conquistare il mercato con un prodotto che la consolidi , laddove serva ancora, al top di serie: una RAM almeno da 16 GB, risoluzione 4K o 8K secondo, 120Hz di refresh rate oltre ad una SDD Ultraveloce, montando un Chip AMD che sarà in grado di supportare audio 3D ed il ray tracing.
Quanto alle "potenzialità", un noto leaker riferisce che la Playstation 5 sarà almeno 4 volte più potente della PS4 (base, non pro):




Secondo quanto riferito, la PlayStation 5 è attualmente più potente della Xbox di prossima generazione di Microsoft, il cui nome in codice è Project Scarlett, stando almeno a quanto riferisce Andrew Reiner di Game Informer. I componenti rivelati delle due console sono molto simili, ma senza i dettagli completi, è ovviamente troppo presto per dire quale sia il migliore.

Le immagini che vedete, riferite al brevetto depositato, potrebbero lasciar credere che non si tratti della console di Casa Sony, ma messa in piedi, essa forma il numero romano "V", cinque, appunto, a fugare ogni dubbio circa l'effettiva identità di questo piccolo, splendido, mostro. 

Ora, come detto, qualsiasi speculazione sarebbe prematura: e se questo è l'aspetto della console che hanno tra le mani i betatester, è probabile che la grande distribuzione offrirà un prodotto esteticamente altrettanto accattivante, ma non necessariamente troppo simile.


Ed il prezzo? Ovviamente, anche queste sono mere speculazioni degli analisti che, stimando che la componentistica si aggiri, nei costi, tra i 390 ed i 420 dollari, potrebbero portare ad un costo di lancio nella versione "base" di almeno 500 dollari, più o meno.


Immagini recuperate in rete, non si intende ledere copyright
Questo significa che in Europa il costo potrebbe restare tra i 480 e i 520 euro con un più probabile e politicamente corretto 499 euro. 
Non manca però chi aveva parlato, nei giorni scorsi, anche di cifre più elevate, addirittura elevando il costo ai 799 euro, una cifra che però di sicuro taglierebbe le gambe alle vendite, dato si parla pur sempre di dispositivi ludici, per quanto senz'altro ottimizzati con numerosse applicazioni e funzionalità tecnologiche

venerdì 2 agosto 2019

Dragon Ball Super: Broly - La Recensione (Spoiler Alert!)








disclaimer: tutti i nomi e le immagini appartengono ai rispettivi proprietari.






Alla fine, ho recuperato il nuovo film della saga di Dragon Ball: Dragon Ball Super - Broly, che si pone non soltanto in continuity con la saga ufficiale, ossia la Z, proseguita nel corso degli ultimi anni con la serie Super, ma anche con il preciso scopo di inserire in essa uno dei villain, degli avversari, più sopra le righe, potenti e assolutamente dotati di carisma di sempre, probabilmente dopo Freezer.
Broly, appunto.

Ora, intendendo fare cosa adatta a tutti i quattro o cinque capitati qui per sbaglio.
Si, è una recensione, no, non sono un critico.
Ma lo spirito critico (ch'entro mi rugge, cit) non mi fa difetto e conosco DB a menadito, proprio per questo saltando a piè pari la saga Super di cui ho recuperato alcuni episodi trovandola, a grandi linee, inguardabile.

Non è un controsenso o un errore giudicare qualcosa non ben conosciuto?
Si, forse, lo è:  ma facciamo una piccola premessa.
Sono persona che ama le cose perchè hanno un inizio, uno svolgimento, una conclusione: giusta, perfetta, deprecabile, sbagliata, quel che sia, la saga che segui, ami, vedi sviluppare e poi si conclude ha i suoi picchi, alti e bassi, e poi un qualcosa che lo rende comunque memorabile.
Una conclusione.

Ora, questo concetto appare alieno oggigiorno, perchè il marketing, specie in chiave generazionale, non conosce le mezze misure. Laddove in passato una saga, un film, una serie, potevano essere riproposte a distanza di tempo impiegando una unità di misura misurabile in decenni, come nel celebre caso de La Mosca di Cronemberg del 1986 rispetto a L'esperimento del Dottor K/The Fly del 1958, oppure ancora La Cosa/The Thing di Carpenter del 1982 rispetto a La Cosa da un altro mondo di Hawks, senza dimenticare i recentissimi Atto di Forza o la tendenza al live action della Disney tipo Il Re Leone/The Lion King o La Sirenetta di prossima uscita con la controversa scelta dell'attrice e cantante di colore Halle Bailey, ora tutto si misura, a dire tanto, in anni.

Riproporre in varie salse, nuove e a volte stantìe, è diventato di moda con i prequel, midquel, sequel, remake, reboot e altro.
Per Dragon Ball, come il recente Saint Seiya di Netflix, è lo stesso: passati tot anni, l'affetto non si esaurisce grazie ai frequenti passaggi televisivi (nel caso di DB e la serie GT che molti detestano ma che io giudico tollerabile specie rispetto alla Super) o perchè il brand attira e si producono nuove saghe (Lost Canvas, Episode G, Next Dimension, Omega, Shaintia Sho e il lungometraggio Legend of Sanctuary) e urge trovare un modo di presentare ai nuovi giovani giovani  qualcosa di concettualmente nuovo, di cui ignorano magari l'esistenza come brand, ed ai giovani vecchi trentenni o quarantenni qualcosa che riattizzi l'amore per il brand...magari incazzandosi per come quel brand viene trattato.




Se quindi le premesse sono queste, pur con tutti i suoi limiti, Dragon Ball Super ha fatto il suo: ha rinverdito l'amore dei vecchi fans verso le avventure di Goku e company, ha battuto molto sul fattore nostalgia iniziando ad indovinare le miscele adatte a rassicurare i più esigenti con viaggi nel tempo, distopia, what if e what else (senza Clooney e il Nespresso) e, in linea di massima, ha di nuovo spinto sul motore unico di DragonBall: level up, Super Saiyan, tornei, mazzate.
In questo universo disfunzionale alla Star Wars, in cui convivono razze e creature di vari generi, si introduce il concetto del multiverso, o meglio dei Sette Universi e da li è un attimo ad essere legittimati ad inserire qualsivoglia cosa passi in mente agli sceneggiatori.
Considerando che alcune cose, tratte da altri media come fumetti e videogiochi sono poi entrati in continuity e canon con la serie ufficiale, di cui Super è effettivo seguito di Z, le cose appaiono già di per sè strane.



Chiusa questa lunghissima premessa, per quelle due o tre persone ancora presenti e sopravvissute a tante parole, vediamo il film.



La trama, di per sè, è molto semplice: le sfere del drago vengono rubate di nuovo, nonostante siano la cosa più problematica di tutte da tenere sotto chiave o, meglio ancora, belle miniaturizzate e affidate al solo Vegeta, che resta l'elemento più responsabile di tutta la baracca, specie contando la caratterizzazione di Goku che è scivolato paradossalmente al ruolo fisso di comic relief/spalla comica pur essendo il protagonista. Coloro che hanno rubato le sfere del drago sono gli scagnozzi di Freezer che è tornato in vita al termine del Torneo del Potere, il quale desidera le sfere per poter finalmente vincere Goku diventare immortale divenire ancora più forte crescere di ben cinque centimetri di statura.
Si, uno degli esseri più potenti dell'universo vuole esprimere il desiderio di crescere di statura pur avendo accesso a qualcosa che potrebbe esaudire ogni suo volere e sogno.

Ora, che la cosa faccia parte dell'umorismo di Toriyama,che in un certo senso sembra accompagnare Sam Raimi di pari passo su certe situazioni, la cosa appare parecchio ridicola e togliere buona parte del pathos iniziale; certo, si sa che questi sono espedienti per giustificare una trama ancora più semplice, e che le Sfere entreranno in gioco solo ad un certo punto, una volta esaurita la quota di idiozie che precedono le mazzate.

E come si arriva alle agognate mazzate, dunque? 
Nel seguente modo: mentre Freezer viaggia verso la Terra, ma rimanendo a debita distanza per non far percepire la propria aura-  questa cosa già sembra costituire un buco di trama ma ci torneremo alla fine - due cacciatori di taglie, chiamiamoli così, due personaggi nuovi che viaggiano per raccogliere guerrieri che abbiano un potenziale combattivo di almeno 2.000 punti in su, si imbattono in un pianeta ostile dove trovano Broly, appunto, e suo padre Paragas, un tempo membro di spicco dell'esercito di saiyan agli ordini di Re Vegeta, il padre del nostro Vegeta che viveva sul pianeta Vegeta. E poi si aveva il coraggio di prendere per il sedere scelte di adattamento come Pegasus cavaliere di Pegasus e simili.

Senza scendere troppo nel dettaglio per chi non conosce bene la storia del personaggio - che significa "Broccoli" in giapponese...si, altro esempio di ironia di Toriyama, dopo Gohan/Pasto, Paragas/AsparagoFreezer, Cold, Cooler, Sorbet e altri nomi a cavolo - e che veniva narrata molto più compiutamente nel lungometraggio animato Il Super Saiyan della Leggenda del 1993 di ben... cazzarola, 26 anni fa, la versione cortissima è che Broly sia un saiyan anomalo, con un potenziale combattivo smisurato, che rischia di costituire una minaccia per chiunque e viene, quindi, esiliato assieme a suo padre, in un pianeta lontano lontano, l'equivalente cosmico del Molise.
I due cacciatori di taglie caotici buoni portano Broly e Paragas a Freezer come membri aggiunti al suo esercito, ricevendo una lauta ricompensa: questo, pur nel frattempo avendo intrecciato un buon rapporto con Broly stesso, vissuto da sempre su quel pianeta inospitale, al punto che ignora persino cosa sia l'acqua, presentandoci adesso uno dei più carismatici villain di sempre dell'universo dragonballiano come una sorta di cucciolone cercafamiglia che sbrocca si, ad un certo punto, ma che in fondo in fondo è buono, è tutta colpa di mio padre che mi vuole sfruttare come arma, nessuno mi comprende, non sono io è la società (bleah).
Quando Freezer arriva sulla Terra, comanda a Paragas di scatenare suo figlio per valutarne il potenziale combattivo e da li le mazzate.


Questa, Super stringata, è la trama di Dragon Ball Super: Broly.



Ora, è possibile sicuramente fare vari tipi di giudizio: sul piano tecnico, questo film uno spettacolo, perchè i disegni sono molto buoni quasi sempre e salvo qualche piccolo scivolone ci sono personaggi sia in campo lungo, che campo ristretto, davvero ben curati. 
I frame di animazione in digitale sono eccezionali e l'inserimento in modo intelligente di elementi 3D pompa tantissimo il tasso di epicità degli scontri, accompagnato il tutto da una colonna sonora che qualche volta appare un po' troppo alta, sovrastando le urla della battaglia, ma è sicuramente adatta ad una o più scene di battaglia.
Ammetto che però alcune scene sono un po' confuse e ho dovuto concedermi di alcuni spezzoni di battaglia una seconda o terza visione per poter apprezzare davvero e capire che cosa stesse succedendo e chi colpisse chi e cosa.


Le skin dei personaggi, le trasformazioni, e in generale il protagonista eponimo di questo movie, Broly, sono davvero spettacolari, e tutto appare realizzato con una ottima cura, che poi se vogliamo è anche il meno di quello che ci si aspetta da un lungometraggio che esce nei cinema.
Il ritmo delle mazzate di cui sopra è sostenuto, a tratti incessante, e ci sono poche occasioni in cui si trova un momento di prendere fiato a partire dal momento in cui Broly si scontra con Goku e Vegeta.

La cosa che appare un po' strana è che si impiega quasi un'ora per arrivare allo scontro: e se questo sicuramente evita di rendere l'intero lungometraggio un unico, interminabile insieme di botte e trasformazioni, dall'altro rende il film un po' lento nella prima parte.
Intendiamoci, è ovvio che se si desidera presentare ex novo il personaggio, rinarrarne le origini come va di moda tanto oggi come ieri, tra fumetti e cinecomics, serve il tempo per introdurre e spiegarne le motivazioni: e, per quello che ci sono, questo Broly è decisamente una strana creatura.


Tanto per cominciare, caratterialmente, non c'entra nulla con la sua precedente incarnazione.
Il Broly dei lungometraggi precedenti era, sostanzialmente, un folle distruttore: una macchina di morte, un frenzy berseker, un Chaotic Evil che amava solo spaccare, distruggere, combattere a più riprese, ammazzare, sfogare la sua furia, senza uno scopo, senza una ragione, come se semplicemente avesse troppa forza e nessun modo di trovare pace.


Nel film del '93, suo padre Paragas programmava di attirare Vegeta e compagni su di un pianeta, impegnarli fino allo sfinimento con Broly e lasciare che tutti morissero a causa dell'impatto con un gigantesco meteorite che stava arrivando in rotta di collisione: in questo modo sarebbe diventato lui il nuovo re della galassia, togliendosi dai piedi in un colpo solo anche tutti coloro che oggi o un domani avrebbero potuto ostacolarlo. Un piano terribilmente lucido, perchè così Paragas si sarebbe sbarazzato anche del proprio figlio che rischiava di diventare sempre più incontrollabile e, in potenza, un pericolo per lui stesso.
Per contro, Broly aveva intuito il piano del padre e nel corso di quel lungometraggio giungeva ad ammazzarlo con le proprie stesse mani, accartocciando suo padre dentro la navicella di salvataggio e scagliandolo, oramai ridotto a poltiglia, nello spazio.

Ripetiamo, Broly ammazzava suo padre, dopo aver capito che suo padre stava per disfarsi di lui: altro che politically correct.



In questa nuova versione, invece, Broly non solo cerca di giustificare il padre e le sue azioni  quando i due "cacciatori di talenti" gli fanno notare che Paragas si comporti da stronzo e lo manipoli egoisticamente per i propri scopi, ma anzi impazzisce e si trasforma in Super Saiyan per la prima volta nella sua vita nel momento in cui Paragas muore: questo perchè alla fine Broly, povero cucciolo, era comunque un'anima pura, semplice, non contaminata e avendo perso il padre, semplicemente, si trasforma in Super Saiyan. Oh, era un padre modello, un gradino sotto Gendo Ikari e il professor Kabuto quanto a stronzismo, ma gli mancherà.
Per quanto possa sembrare un cavillare, mi è partito in questo specifico momento uno dei miei numerosi "mavaff..." che liberi si sono librati durante la visione del film.


Questa tendenza a dover per forza umanizzare un cattivo, a dover spiegare il come e il perchè sia malvagio e compia atti deprecabili per il solo gusto di farlo, inizia a darmi particolarmente allo stomaco: perchè non solo significa cercare sempre di giustificare qualcosa e qualcuno, ma anche snaturare un personaggio che, continuity o meno, è apparso in TRE lungometraggi quindi è oramai noto per essere una macchina di morte, una sorta di Hulk biondo che continua ad aumentare la propria forza e la propria furia man mano che il tempo passa. 
E' come rinarrare le origini del Teschio Rosso, del Barone Zemo o di un altro qualsiasi personaggio notoriamente malvagio, sadico e crudele, e inserire elementi che lo rendano umano, fragile, in fondo non responsabile di tutto per essere diventato così.

No, il Broly classico E' NATO COSI'. E così deve restare.

Addirittura, nel finale alla volemosebene, whe are the world, lui e Goku diventano amici.

E Goku arriva a chiedere il permesso di tornare ad allenarsi qualche volta con Broly.



Ora, questa è una palese stronzata.

Poco più su ho scritto che Broly è nato così, ma non è del tutto esatto: si, certo, Broly è nato con un potenziale spaventoso, eccetera. Tuttavia, se è un folle, se è pazzo sclerato, è perchè da neonato il suo sistema nervoso è stato messo a durissima prova dai pianti continui, fastidiosi, costanti, h24, di un altro neonato accanto a lui: Kakaroth/Goku. E' per questo che il Broly "classico" impazziva quando vedeva Goku e ne udiva la voce, ed è per questo che detestava e voleva ammazzare, calpestare, maciullare a pugni dando sfogo ad una furia primordiale e libera come quella figlia di un trauma infantile o da neonato il nostro Super Saiyan preferito. Era una idea semplice, funzionale, quella di un trauma così profondo e radicato, atavico e incurabile, che funzionava tantissimo.
Nel presente film, invece, viene detto che il suo potenziale combattivo è suscettibile di sbalzi in base all'umore o al momento: tho, amico, pigliati due pillole e vedi che starai bene.

Ora, per quanto a me non dispiacciano riletture e approfondimenti psicologici dei personaggi, questa la giudico una enorme sciocchezza e uno sminuire a tutti i costi la caratterizzazione di Broly: questi di certo non avrà avuto lo spazio di Freezer o altri antagonisti nella saga di DragonBall, ma con tutte queste aggiunte, che sono sicuramente tese a voler sfruttare ancora e ancora il personaggio in qualche nuova saga, è praticamente un nuovo personaggio, che condivide l'aspetto, la furia distruttiva e la potenza fuori scala delle sue precedenti incarnazioni ma che, per il resto, non c'entra una mazza.


Già, la potenza.
A questo proposito, un appunto: sempre per non voler cavillare, non si può essere seri quando si parla di "coerenza di e in Dragon Ball". Questo sia chiaro.

Bene, questo Broly è semplicemente troppo fuori scala persino per le "logiche" di Dragon Ball Z e Dragon Ball Super.
Il Broly "classico" era un Super Saiyan anomalo, con le qualità del Super Saiyan Leggendario, la trasformazione ibrida tra la Full e il Super Saiyan II, con il potenziamento muscolare abnorme e senza il limite della mobilità o di una ridotta velocità di cui altri, esempio Trunks, pativano.

Un distruttore, un assoluto e potentissimo avversario, ma battibile, in fondo e in un certo senso "spiegabile" come una anomalia. Era potentissimo, certo, ma nella coerenza di Dragon Ball non era il più potente in assoluto si poteva spiegare in mille modi il come ed il perchè fosse così tanto forte, specie rispetto a chi si era allenato tantissimo ed aveva raggiunto un certo livello di combattimento (Goku e Vegeta su tutti).
Pur se fuori continuity, Il Super Saiyan della Leggenda vedeva i protagonisti ancora al livello di Super Saiyan I e comunque prima della saga dei Cyborg, mentre Sfida alla Leggenda poneva Broly contro un Gohan adulto, ma ancora al livello di Super Saiyan II e comunque indebolito dal non essersi allenato durante il periodo di pace, assieme a Goten e Trunks bambini, quindi prima della saga di Majin Bu. 


Questo Broly invece nella forma base si evolve continuamente, enormemente , già durante la battaglia con Goku e Vegeta nella loro versione di Super Saiyan God, raggiungendo ed equivalendo successivamente il Super Saiyan Blue/Super Saiyan God Super Saiyan, chiamato da me in un vecchio video anche "Il guerriero del Codice Fiscale SSJSS" (lo trovate qui) e addirittura superando quel livello quando si trasforma in Super Saiyan semplice. Tant'è che si rende necessaria la fusion in Gogeta Super Saiyan Blue per abbatterlo, e forse nemmeno del tutto.
Si, c'è tanto di quel fan service che mancava solo un paio di tette.
E' troppo.
E' troppo credere che questo Broly solo per essere sopravvissuto X anni su un pianeta inospitale e senza avversari degni di rilievo sia arrivato a superare il potenziale di un DIO. 
E' semplicemente troppo forte, troppo inverosimile e troppo fuori scala credere che esista un simile personaggio in questo Universo. Si, Jiren era uno che resisteva all'Ultra Istinto, prerogativa degli Dei, ma è un altro personaggio, un altro universo, un altroquando.
Per essere un personaggio conosciuto, questo Broly soffre della stessa problematica che ha afflitto Golden Freezer in La Resurrezione di F (vedi il video di cui sopra), ossia c'è troppa sospensione dell'incredulità per rendere la minaccia credibile, tangibile, vera, mortale.
Il Broly "classico" non si sapeva come accidenti sconfiggerlo perchè salvo Genkidama, o la trasformazione base in Super Saiyan , non c'era altro per batterlo, non c'erano soluzioni alla deus ex machina che potessero salvare la baracca, e non si poteva che provare a far confluire le energie di tutti quanti nel solo Goku, persino da parte dell'orgogliosissimo Vegeta, che si "abbassava" ad aiutare un suo subalterno, un guerriero di grado inferiore come amava ripetere. Un solo pugno, un solo colpo, con le energie residue di tutti.
Adesso, invece, con la presenza di tanti personaggi potenti come Beerus e lo stesso Whis, e di dozzine di tecniche come la fusion (eccallà) con cui ribaltare la situazione, non si percepisce mai il pericolo. 
E' tutto un apprezzabile, godibile, a tratti galvanizzante sfoggio di potere, mazzate, colpi energetici e basta.
Non si combatte per la vita, per non soccombere, per non essere macellati, ma solo perchè oggi va così.





Sarà sicuramente un prodotto apprezzabile dalle nuove generazioni, e molti degli -enta e -anta si saranno divertiti: ed anche io, ammetto, l'ho apprezzato.
Cosa non va, dunque? 
Non va che appena si scioglie la meraviglia per l'estetica, il prodotto, in sè, è deludente perchè tradisce la pericolosità, la cattiveria, la follia e furia omicida di un avversario totalmente fuori controllo. Non ti resta nulla, ed il confronto, l'occhio di paragone, con ciò che era il Broly classico, purtroppo è li a ricordarti che quel villain potentissimo e crudele, non ha niente a che vedere con questo cucciolone impazzito.
I personaggi sono caratterizzati come macchiette, specie Goku cui affidano la parte delle battute e dei momenti leggeri idioti, lo stesso Freezer non si capisce se ci sia o ci faccia, Vegeta è l'unico che conserva il suo aspetto caratteriale e menzione d'onore per Piccolo/Junior che si autopiglia per il culo con il celebre "Ha un'aura potentissima".
Epic win.


Nota di demerito invece per l'assenza di caratterizzazione fisica della violenza: salvo una scena in cui il nuovo Broly spatafascia Goku a terra come un tappeto e appare che il nostro Saiyan stesse effettivamente soffrendo, niente sangue, niente denti saltati, niente sensazione che ogni pugno, gigantesco, ti stesse per spezzare ogni osso come invece nel precedente Il Super Saiyan della Leggenda.
Sarà il nuovo del domani, ma l'oggi è poco attraente.