giovedì 13 ottobre 2022

Parliamo di cose Serie (TV): Il Signore degli Anelli: Rings of Power - in attesa del FINALE di stagione!

Dato che, come al solito, sono organizzato come un nido di marmotte bagnato (cit. Dork Tower), lunedì scorso non è uscito l'articolo/post/delirio in questo simpatico buco di appassionati. 
Chiedo umilmente scusa, vi manderò un pelo di Peter Jackson a casa come risarcimento.
Detto questo, iniziamo con un po' di riflessioni in base anche all'uscita della settima puntata e in attesa, venerdì 14 ottobre, dell'ottava ed ultima puntata con il cd "gran finale di stagione": sembra un piatto dello chef Gordon.




Comunque, veniamo a noi.

Nei due mesi oramai trascorsi dall'uscita del primo episodio, la community si è spaccata in due, tra chi odia questa serie e chi la ama visceralmente, per poi frantumarsi in sottocategorie di pensiero: abbiamo "i puristi tolkieniani" ossia quelli che se dimentichi una specifica data od avvenimento hanno la bava alla bocca, abbiamo i "seriali" ovvero quelli che sono appassionati di serie televisive, che si chiamino Carabinieri, Game of Thrones, Le Tre Rose di Eva o Montalbano vanno bene comunque, abbiamo i "fantasysti" che non sono quelli che giocano a calcio (a proposito, grazie Juventus di stare facendo così schifo, eh) ma quelli che sono appassionati di fantasy e se vedono un orchetto, un elfo ed una spada mitica vanno in brodo di giuggiole, ed infine quelli che, in stile Dylan Dog vecchia scuola, sono i "nun ce rumpete", ossia gente normale che accende il dispositivo, si collega, guarda quello che deve, perde o passa un'ora a seconda di come venga intrattenuto e la chiude li senza rompere le scatole a nessuno.

Indovinate il sottoscritto a che frangia appartiene. 
Si, frangia, dato che poco ci manca si scenda in piazza forconi alzati e in squadre militari per chiedere giustizia: sapete, tutte quelle cose che NON FACCIAMO per cose un tantino più serie, tipo elettricità alle stelle che fa chiudere le aziende, aumento dei costi, nessun aumento di stipendio e cose simili, le cose vere della vita. Ma mica viviamo in un mondo vero, noi, no, viviamo in Internet in attesa che anche li ci aumentino il canone locativo.




Detto questo, facciamola corta, come con i bambini.

Rings of Power è un prodotto che andava scritto e sceneggiato meglio? Senza ombra di dubbio.

Rings of Power è un prodotto che andava interpretato da attori migliori e magari già rodati e non da giovani che per quanto capaci sono ancora immaturi per un prodotto del genere? Avoja.

Rings of Power è un prodotto che scorre lento, a tratti troppo, con dialoghi non sempre all'altezza ed anzi realmente pochi che siano memorabili? Senz'altro.

Rings of Power è un prodotto che consta di leggerezze narrative, momenti telefonatissimi da, appunto, serie tv, un po' troppa attenzione alle donne per un contesto simile (una Bronwyn a caso) e scene che forse volevano richiamare Game of Thrones? Nemmeno a dirlo.

Rings of Power, in conclusione, è un prodotto che andava semplicemente impostato, gestito e preparato meglio?

E dunque, chiarito l'ovvio, andiamo avanti.

Da ultimo.
Rings of Power è un prodotto orribile quanto lo si dipinge? No, per niente.

Ed è questo il fulcro , il problema, di tutta la vicenda.

La serie, in sè, è godibile: non è sicuramente all'altezza della Trilogia di PJ ma non è nemmeno confezionata male come quella de Lo Hobbit, dove c'erano vari scempi a cominciare dalla CGI.
Su questo aspetto specifico c'è poco da dire, così come suggestivi sono le scenografie, i paesaggi ammesso ce ne siano di veri e non siano solo sapiente uso della CGI e in generale il cd "trucco e parrucco": anche se a volte un poco meno di fard su Galadriel potevano impiegarlo, Santo Cielo.

Un passo indietro: quando seppi che Amazon aveva in animo di produrre una serie su SdA, ammetto non ne fui per nulla contento (non che lo sia adesso, eh, meglio specificarlo).
Non avevo fiducia che una storia epica come quella scritta da Tolkien si prestasse ad una serializzazione, vuoi per la materia d'origine, un reale ed ultimo poema cavalleresco nel '900, vuoi per le necessarie semplificazioni nel lessico, nei contenuti e nella (macro)trama a seconda del periodo prescelto in cui ambientare la serie, vuoi semplicemente per Game of Thrones ha cambiato per sempre il modo di fare una serie tv "low fantasy" che richiami più il medioevo reale che un mondo fatato.
Quando poi sono circolate le prime notizie, invece, fui sollevato: l'idea era di narrare tanti episodi specifici del Signore degli Anelli o del Silmarillion approfondendo sottotrame non ben sviluppate dall'autore, o portando avanti le cose che Tolkien, comprensibilmente, non aveva affrontato per ragioni di tempo o voglia, quindi ampliare l'universo di Arda.
Poi, meglio ancora, si accennò alla possibilità di flashback e flashforward in cui sarebbero forse apparsi gli attori della trilogia di Peter Jackson narrando side story ma anche affrontando in puntate autoconclusive o entro i due o tre episodi specifiche storie come per esempio la storia di Beren e Luthien, oppure il duello di Fingolfin contro Morgoth o la creazione dei Silmaril eccetera.

Infine venni a sapere che l'intento era di narrare la storia della creazione degli Anelli del Potere e li, ammetto, persi le speranze: un po' perchè circolarono anche le prime immagini da Vanity Fair, le stesse che chiunque avesse un blog od una tastiera od una videocamera si è affrettato a spammare per sfruttare il clickbait e gli attori mi trasmettevano poco; un po' perchè mi sembrava l'arco narrativo più pericoloso in cui fare scivoloni di ogni genere con la cronologia degli avvenimenti, con il gran numero di personaggi da introdurre senza nel frattempo aver introdotto i concetti fondamentali: perchè mai arrivare agli Anelli del Potere senza spiegare come gli Elfi stessi stessero perdendo la capacità di sanare e preservare in eterno le cose del mondo senza narrare anche dell'Esilio, dei Silmaril, del Giuramento e delle varie casate elfiche che si sono allegramente scannate a vicenda?



Nota a margine: chi ha sempre visto gli elfi come serafiche figure angeliche forse si è perso gli eccidi narrati nel Silmarillion tipo il fratricidio di Alqualonde in cui i Noldor pur di impossessarsi delle barche dei teleri massacrarono i loro simili oppure l'abbandono della schiera di Fingolfin ai terrori dell'Helcaraxe a causa del tradimento di Feanor, il rapimento di Luthien e così via. E non scordiamo il compito facile facile che venne dato a Beren dal re Thingol ossia rubare un Silmaril dalla corona di Morgoth per dargli in cambio sua figlia Luthien, appunto.
Nelle prime due Ere gli elfi erano esattamente l'archetipo che si immaginava: nobili, spesso ricchi, viziati principi membri di casate che litigavano e mettevano mano alle armi per motivi spesso futili. 

Semplificando molto, il "canone" tolkieniano, espressione di cui chiunque oggi fa uso, non lo vedevo adatto ad una serie televisiva.
E poi arriva la serie, ed ecco le faide ed i fratelli contro i fratelli con la proiezione dei primi episodi.
Sono arrivati dapprima i puristi ad arrabbiarsi: sia per "l'elfo di colore", Arondir - che, ammetto, anche io vedevo come bieca manovra di marketing laddove potevano attingere ad un sudrone o un haradrim e magari presentare un personaggio reietto che si convertiva al Bene e che comunque si è rivelato l'aspetto meno problematico di tutta la baracca- poi per le nane senza barba, tematica accennata da PJ ma mai affrontata seriamente da Tolkien, infine per la stessa Galadriel, alta quanto un barattolo e mezzo laddove in quanto elfa Noldo doveva essere interpretata da qualcuno che incarnasse una presenza scenica notevole, alta un paio di metri ed in grado di bucare lo schermo e non una specie di puffola che ti fa venire voglia di abbracciarla ogni volta che la vedi.
Giunsero infine alle porte dell'internet armati di tastiere coloro che discorrevano della fondatezza dei "protohobbit" visti come dei tizi che abbandonano i propri compagni con pochi scrupoli, coloro che si lamentavano della resa dei numenoreani che gridavano salvinianamente "ci rubano il lavoro!" rispetto agli elfi che dormono solo tre ore a notte, si stancano pochissimo e vivono teoricamente in eterno e quelli che ad ogni puntato, per ogni personaggio nuovo che compariva, studiavano indizi e sciorinavano teorie asserendo che "quello è Sauron! No, quello è Sauron. Nonono quello è Gand...no, è Sauron, dai!"


Ciascuno armato, fratelli contro fratelli, schiumanti sangue, chiamati a difendere l'onta da lavare ciascun verso le proprie idee alle porte di siti blog, canali youtube accorsati o meno al punto che chiunque ne parla pur non avendo mai aperto un libro di Tolkien.

Ok, basta, seriamente.

Quello che mi stupisce, ora parlando appunto in modo sintetico e più attento, è l'estrema divisività di questa serie: c'è chi la odia e chi la ama e solo queste voci si levano, mentre quelle più moderate, di solito, tacciono.


Chi la odia ne rimarca visceralmente tutti gli aspetti negativi, dalla recitazione alla scrittura, dalle scenografie alla aderenza al canone tolkieniano, dalla reinterpretazione dei personaggi fino al ritmo della serie, oggettivamente lenta e solo marginalmente ponendo l'attenzione sui pochi, a detta loro, aspetti positivi. Si è giunti infine alla esigenza di contestare ogni singolo aspetto delle puntate, arrivando anche a metterne in luce i difetti logici-scentifici sulla fattibilità che una torre crolli in un certo modo ad un vulcano che erutti se e come fino a chi possa sopravvivere ad una colata piroclastica con fumi, cenere, lapilli e quant'altro venga fuori da una camera magmatica.

Chi al contrario la ama si spertica in elogi, asserendo che si tratti di una o più storie ispirate liberamente al canone tolkieniano, che questa serie abbia più in comune con l'universo cinematografico di Peter Jackson che non con i veri e propri libri, attingendo alle Appendici e muovendosi liberamente nell'alveo del "non detto da Tolkien" quindi lecito finchè fai qualcosa non espressamente in contrasto con ciò che è scritto, a sua volta rimarcando alcuni aspetti nello specifico poco felici quali, di nuovo, recitazione, momenti imbarazzanti e scrittura dei personaggi non all'altezza di una serie (con costi) simile.

Per un blog che porta il nome de Il Buco dell'Hobbit, dunque, dove sta la verità?
Come sempre, anche se in Internet è più rara del mithrill, nel mezzo e, banalmente, nel "buon senso", che difetta a tutti come sempre, o alla maggioranza dell'una o dell'altra schiera.


Se è vero che i personaggi noti sono quelli oggettivamente per adesso scritti meno bene, Galadriel su tutti, è pur vero che in una serie di cinque stagioni quella che va concludendosi funge da prima e serviva per introdurre personaggi, morale e perchè no anche l'emotività di questi che sono chiamati a crescere, evolversi e, parola chiave, svilupparsi fino a diventare quelli più noti in seguito.

Gli stessi showrunner della serie hanno ammesso che essa sia molto lenta, prenda numerosi respiri e si augurano che il pubblico conceda il beneficio del dubbio almeno fino alla seconda stagione, quando gli eventi per forza di cose inizieranno a girare in un certo modo.
Qui aprirei una parentesi, asserendo che il ritmo non è un problema, per quanto in un mondo che mette a confronto RoP rispetto ad House of Dragon un poco questa "sfida" vede la serie ispirata (assai liberamente) agli scritti di Tolkien come perdente, quanto di scrittura: ciò di cui il pubblico si lamenta è una certa travisazione di figure che si danno per acquisite- di nuovo, Galadriel su tutte- e che non si riesce a vedere in una veste così "giovane" in quanto già elfa millenaria, irruente e poco "elfica".
E su questo non riesco ad essere in disaccordo, dato che stereotipato o meno ci si è abituati ad Alti Elfi come modelli di sapienza, virtù e di chi ha sempre l'ultima parola: rovescio della medaglia, questa prima stagione ha visto l'evoluzione dei personaggi, tra cui appunto la vituperata Galadriel, la quale pur in maniera un zinzino schizofrenica è cresciuta fino a dialoghi accettabili nel settimo episodio.

Se prendiamo Isildur, per esempio, questi è figura importantissima quanto marginale negli scritti di Tolkien, nel senso che non ci si concentrava su di lui, su esempi specifici di grandezza o di mancanze, e ciò lascia spazio alla possibilità, anche questa una parola chiave, di presentarne la crescita e, ovviamente, la arcinota caduta: non sono spoiler per chiunque abbia letto Il Signore degli Anelli o visto la trilogia di PJ che egli perderà suo padre nella guerra contro Sauron, recupererà Narsil, spezzatasi sotto il corpo di Elendil e che col mozzicone dell'arma trancerà il dito con l'Anello ponendo fine alla guerra contro il Nemico... salvo poi venire corrotto dall'Anello stesso e finire trucidato con le frecce degli orchi nel fiume: li, secoli dopo, un hobbit di nome Smeagol l'avrebbe recuperato e si sarebbero mossi tutti gli eventi ben noti.
Il che non gli impedisce di essere un discreto rompiballe all'interno della serie, per dirne una: avrà quindi margini di crescita? Per forza, altrimenti non diventerà quel personaggio particolare.


Con queste premesse è ovvio che serializzare una storia con personaggi di cui si conosce il futuro toglie già di base molto del pathos che si possa provare: nella settima puntata, ad esempio, vorrebbero farci credere che Isildur sia morto ma questo, ovviamente, è impossibile quanto superfluo tentativo di mettere tensione. Da qui, dunque, la mia perplessità sul non voler puntare invece su personaggi nuovi, narrare vicende meno conosciute e, in generale, giocarsi la carta dell'ambientazione che non ha oggettivamente rivali con qualsiasi altra per creare una vera e propria epopea.

Poi, però, mi rendo conto che le logiche di una serie televisiva sono altre: vuoi perchè si paga un abbonamento e per contro hai necessità di soddisfare tutti quanti, o meglio il pubblico più vasto possibile che contempli tanto il purista che la casalinga di Voghera che usa la serie tv come un sottofondo; vuoi perchè dover allargare la sfera di interesse della gente ti porta a dover obbedire a determinati clichè alcuni telefonatissimi, tipo che gli stessi showrunner ti vengono a citofonare a casa per spiegarti le cose per paura che te le perdi - nell'episodio 6, per esempio, il salvataggio di Arondir grazie all'intervento alle spalle all'ultimo minuto di Bronwyn era la cosa più prevedibile e scontata di tutte; vuoi perchè semplicemente se vuoi vendere un prodotto simile non come film cinematografico per un pubblico pagante, ma come serie che deve tenere la gente incollata allo schermo, parafrasando parlandone bene o male purchè se ne parli, devi fare certe scelte altrimenti semplicemente un'opera fedele al 100% al materiale tolkieniano l'apprezzeremmo io ed un paio di altre migliaia di persone, ma di certo non è da questi numeri che un Amazon rientra dell'investimento.

Semplificando, il buon senso mi dice che questa è una serie televisiva e che nonostante alcune evidenti pigrizie nello scrivere la sceneggiatura della storia quanto i personaggi e la loro caratterizzazioni, è pur vero che quello che avrei voluto vedere su schermo avrebbe funzionato fino ad un certo punto e di certo non avrebbe soddisfatto ed abbracciato il grande pubblico a cui essa è rivolta.

Da ciò ne consegue che almeno per adesso, nonostante alcune evidenti pecche, la prima stagione di RoP mi abbia soddisfatto: a metà, non pienamente, ma la giudico un'opera in fieri, e non ho intenzione di commettere l'errore di tanti che al contrario commentano e si basano su ogni singolo episodio: è una serie tv, la serializzazione per forza di cose ti porta e ti porterà a dover rivedere certe cose, cambiare l'idea su alcuni personaggi e, si spera, a scrivere dialoghi migliori.
E' chiaro che nessuno si aspetta la mediocrità da un'opera che porta un nome ed un peso simili, intesa mediocrità come "nella media" perchè, di nuovo, si ha la sensazione che le opere di Tolkien siano qualcosa di differente, non siano semplice narrativa fantastica ma una vera e propria esposizione letteraria di un genere, quello cavalleresco, carico di significati, ricerca, studi e frutto del lavoro di un linguista poliedrico come lo fu J.R.R. Tolkien: ecco quindi spiegato, in parte, il perchè di tanto astio, perchè nessuno accetta, ed in questo senso sono concorde, che ci sia una resa meno che eccellente di siffatto capolavoro.


A livello oggettivo, è purtroppo vero che i dialoghi in particolare sono l'effettivo punto debole della serie: non c'è una frase "figa", un proverbio memorabile, uno scambio efficace che regga e trasmetta l'epicità che è lecito ed anzi legittimo aspettarsi dall'autore del mondo di Arda: e su questo non ho voglia di accampare difese o scuse, nemmeno l'avessi prodotta io questa serie. 

Cosa aspettarsi dall'epilogo di questa prima stagione, delle cinque che sono previste?

Per ora, mi auguro che il "toto-Sauron" si arresti e si interrompa, e che l'ottavo episodio sveli chi sia il Signore Oscuro, sotto quali mentite spoglie si sia nascosto, ammesso che ce l'abbiano mostrato.
C'è chi dice sia il Meteor-man, molti sostenendo invece sia Radagast o alla peggio Gandalf, altri ritengono sia già a Numenor ad insidiare Pharazon, pur creando così un anacronismo visto che Sauron non dovrebbe già essere li, dovendosi anzi dividere tra quel luogo e l'Eregion dove dovrebbe perfezionare con i Fabbri Elfici la creazione degli Anelli del Potere; c'è chi pensa che Disa, regina dei nani, abbia qualcosa di sospetto vista l'insistenza con cui raccomanda a suo marito Durin IV di contravvenire agli ordini di Durin III (io, onestamente), c'è chi pensa Halbrand possa incarnare un aspect/avatar di Sauron umanizzato - ma onestamente...bho- c'è chi pensa Adar assurga a NUOVO Sauron, c'è insomma il tentativo di spararne d'ogni, presentando settanta teorie e poi farsi grandi di averne imbroccata, statisticamente per forza, qualcuna.
Che anche qui: se le cose sono identiche ci si lamenta che tutto sa di già visto, se invece sono diverse ci si lamenta perchè troppo differenti: sembra di discorrere con il fandom di Star Wars.
Addirittura c'è gente senza arte nè parte che pur essendo "esperta" di Tolkien assurge al ruolo di "come avrei impostato io la serie TV": perchè ovviamente se sei un esperto di una certa cosa- sacrosanto, eh - ciò ti rende ANCHE uno sceneggiatore conscio degli equilibri ed esigenze per la messa su schermo.
Certo, eh. 
E' la logica da bar del "siamo tutti allenatori", cosa tipicamente italiana: gente che ha visibilità solo adesso perchè, per quanto adori il fantasy e Tolkien meriterebbe di essere conosciuto e studiato nelle scuole, resta il fatto si tratti purtroppo di una narrativa da noi abbastanza "di nicchia", e quindi ora stanno emergendo canali e personaggi che fino all'altroieri avevano un decimo dell'attenzione di cui godono adesso e quindi sono, automaticamente, gli "esperti" dalle cui labbra la gente pende, a ragione o torto.
Queste cose mi fanno morire, sinceramente.



Non credo si andrà verso già la Distruzione di Numenor - è troppo presto - ma verso l'incoronazione di Pharazon invece si, divenendo questi Ar-Pharazon , colui che...no, evitiamo spoiler.
Penso comunque il Meteor-man avrà la sua identità, e che Galadriel apprenderà del progetto di Elrond, mentre mi auguro che, ovviamente, il Barlog mostrato nel settimo episodio non faccia già la sua apparizione distruttiva, altrimenti vorrebbe ben dire che in questa serie hanno preso definitivamente le distanze non già dal "canone di Tolkien", quanto proprio dalla storia, che mirano a voler rielaborare e rendere più...televisiva, appunto.

Domani, comunque, 14 ottobre 2022, sapremo e potremo tirare dei giudizi più assennati.
In ogni caso ringrazio i fan duri e puri di Tolkien per avermi fatto vergognare d'essere un "tolkieniano": se questo è il fondamentalismo da cui ci eravamo affrancati, venendo fuori alla luce con la Trilogia di PJ dei primi anni 2000 che ci aveva reso "quelli fighi" che conoscevano una siffatta opera letteraria così meravigliosamente adattata da PJ- parola chiave, "adattata" - ora siamo tornati a sembrare un branco di sbavanti nerdoni lamentosi per tutto ciò che non è come volevamo che fosse, cosa che nemmeno il Marvel Cinematic Universe con tutte le licenze e svarioni che s'è preso - le serie TV di Ms Marvel e Moon Knight, santo Cielo! - era riuscito a farci fare.
Complimenti, eh.

Ah, se volete fare i precisi, spiegatemi anche soltanto come due cacchio di Hobbit, scalzi, sono sopravvissuti ad una montagna che è esplosa letteralmente sotto i loro piedi callosi e pelosi: ché se dobbiamo fare i rompiballe su tutto, da mo' che dobbiamo iniziare.

Buon senso, ragazzi: buon - cacchio- di senso.

-Lordgirsa-


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martedì 26 luglio 2022

La mia top 10 degli scontri piu' interessanti apparsi in Saint Seiya Omega

Dato che è un periodo in cui c'è un ritorno di fiamma - con questo caldo poi non ne parliamo, ahahha...ok non vi disiscrivete! - per i Cavalieri dello Zodiaco, ho pubblicato una mia top ten circa gli scontri apparsi in Saint Seiya (ciofec)Omega.
E se sembra una presa in giro, lo è ma solo per un certo adminchione che se gli tocchi Omega piange come un vitellino.

Quindi, agli appassionati sinceri di Omega chiedo perdono se mi scappa qualche battutina, mentre a Miconide, l'adminchione Saint dei Funghi, ricordo sempre che è un poveraccio al pari di Amor (e bum! Senti il fegato che gli esplode).

[NB: Per tutta l'altra gente civile e normale, Amor non mi è dispiaciuto come personaggio, funzionale perchè contestualizzato ad Omega, anche se poteva e doveva essere sfruttato meglio e approfondire il rapporto tra lui e sua sorella Medea]

Ora, questa top ten l'ho pubblicata su di una delle pagine dei Saint Seiya che seguo - qui cliccandoci potete raggiungerla - ma dato non potevo personalizzare il post con immagini o estratti video ho voluto riproporla qui in questa veste 2.0.

Va da sè che queste siano mie opinioni, che sono andato assolutamente a memoria e che non sia una "classifica" dalla prima alla decima posizione, quanto un elenco assolutamente casuale di mie, personali, preferenze.

Come sempre, immagini dei rispettivi proprietari, non si intende
ledere alcun copyright eccetera eccetera.


Mie personali preferenze, nel senso di "mie" e "personali" quindi non Vangelo e non verità assolute.

Dato che spesso passa il concetto Omega mi sia inviso - in realtà è una serie che opportunamente contestualizzata già nel 2014 scrivevo da sei, sei e mezzo la prima stagione e un sette meno, sette stiracchiato la seconda - andiamo a fare invece il punto sugli scontri, scrivevo, più emozionanti.

Attenzione, "emozionanti" come pathos trasmesso per scene, animazioni e/o colonna sonora e dialoghi assieme. Non parlo di livelli di potere perchè in un media come Saint Seiya il potere di un personaggio è funzionale alla trama.
Ah, ovviamente, SPOILER per chi non ha visto quella serie.

Quindi, in ordine assolutamente sparso per come mi vengono in mente - quindi ribadisco non essere una lista oggettiva anche perchè non è che ci siano duelli esattamente memorabili- ecco la mia top 10 degli scontri di Saint Seiya Omega:

- Kouga contro Mars:
Si tratta del primissimo episodio, quando il protagonista a fine episodio riceve la Cloth Armatutina della grande raccomandazione. Tra la musica- il tema di Pegasus Fantasy reinterpretato- l'emozione di tornare immersi nel mondo dei Saint dopo anni e il plus di un ryuseiken tirato a tradimento, è stato un davvero piacevolissimo per quanto breve scontro e ovviamente il vostro (mio non è di sicuro) eroe, Kouga sia destinato a prenderle;




- Seiya con lo sciarpone contro Mars:
Anche questo dal primo episodio, vedere Seiya che ciccia fuori dal nulla, si frappone ad un Dio e carica il Ryuseiken ripiegando le ali per contrapporsi a Mars è stato decisamente emozionante. Espressione di sufficienza, la giusta strafottenza del vecchio Seiya che torna pucciata in una versione più matura. Il tema di Eternal Saint da solo vale la scena per quanto poi verrà riciclato fino alla morte. Se solo fosse emerso che Kouga fosse stato davvero figlio suo e di Saori avrei tirato giu i muri. Non da ultimo, un cazzottone in faccia a Mars è tanta roba;



- Seiya contro Titan:

sul finire della serie Seiya indossa finalmente una cloth degna di questo nome, appositamente digievoluta. A parte lo scontro, Seiya affronta le sue motivazioni, approfondisce in battaglia il perchè difenda Saori che per lui "è una donna" rivelando quindi sia l'amore più carico di epos cavalleresco, da una parte, che quello più umano e terreno di sempre. Ci sono stati decenni di congetture, fanfiction sul se e quanto "ce ne fosse" tra Saori e Seiya, e finalmente uno scontro tra due persone che amano, nel senso piu completo del termine, la divinità per cui lottano;



- Gembu contro Tokisada:

Gold contro gold, bilancia contro acquario. Nonostante abbia trovato l'idea della cloth posseduta da una volontà una stupidata atroce e totalmente tirata fuori dal nulla e nonostante il concetto del freddo -> diminuzione della velocità della materia-> controllo del tempo pur originale mi abbia fatto storcere il naso, il duello è bello. Gembu, pur non godendo della mia stima per essere stato tirato fuori dal nulla - anche qui, filler o meno si poteva usare il vecchio Demetrios che almeno era apparso nella serie animata, anzichè introdurre da un giorno all'altro un ubercompagno fighissimo di Shiryu mai menzionato prima - è un ottimo cavaliere della Bilancia. Più maturo di Dokho e meno sbruffone - lo dico da orgoglioso Bilancia- più posato, saggio e legato ad una concezione affine al bushido, mostra come può essere un duello serio tra due gold saint dove a prevalere è chi sa ragionare meglio ed imporre il proprio ritmo alla battaglia. E' probabilmente il duello meglio gestito, coreografato e sceneggiato della serie




- Gembu contro Aegir:

Di nuovo Gembu, questa volta contro il portatore del Guanto Fantasma prima e della spada di Aegaeon dopo. Ora, che Gembu avesse una sentenza di morte sulla testa come quella dei personaggi di colore nei film horror appena pronunciano la frase "dividiamoci" e "non preoccuparti, torno subito", era PALESE. Ci mancavano gli avvoltoi sulla sua testa, il fatto che passasse sotto una scala uscendo dalla fortezza e rompesse uno specchio mentre schiacciava un quadrifoglio. Detto ciò, tutto lo scontro anche con i Pallasite prima del duello effettivo, e anche qui la gestione verbale di esso durante e subito dopo aver incrinato la spada della distruzione restano dei punti molto alti nella serie: peccato solo che, appunto, fosse telefonata quella morte;



- Eden contro Fudo:

sesta casa della Vergine, acquisizione del settimo senso da parte di Eden e primo Orion Devastation. Nulla da dire, anche qui il duello verbale e morale viene gestito bene, il ritmo non scema mai e rimane senz'altro nel cuore. Sicuramente è un po' copia carbone di quanto accaduto nella serie classica, ma senza dialoghi ancora più memorabili, un saint totalmente annichilito come era Ikki/Phoenix al cospetto di Shaka/Virgo ed un sacrificio in grado di far piangere un muro. E' comunque emozionante, gestito bene e lo rivedo sempre volentieri;



- Ikki contro Mira:
Mira è forse l'unico vero personaggio che mette in difficoltà seriamente tutti i Saint: non solo perchè forte, ma anche perchè riesce a rompere le loro armature e quindi a minare alla base ciò che rende più sicuri, potenti e certi di sè stessi i Saint. Piccolo inciso, la serie batte molto sul concetto di Cloth, sul prendersene cura e sulla differenza tra i normali Steel Saint con le loro armature d'acciaio e la forza di quelle benedette da Athena, le bronze, le silver e le gold. E' un aspetto che ho trovato molto interessante e che nella serie classica un po' latitava, e negli OAV era solo funzionale alla trama, quando praticamente da una scena all'altra le armature diventano coriandoli. Tornando allo scontro, anche qui era palese e telefonato che, contro uno che spacca le armature, si poteva contrapporre solo un personaggio con una cloth immortale, e difatti così è successo. L'entrata in grande stile di Ikki, il come tratta Kouga e soci, tutto lo scontro e infine la rivelazione dei suoi sentimenti verso i guerrieri caduti in battaglia, tutte queste cose rendono l'episodio, oltre che lo scontro, davvero bello.





- Kiki, Shiryu e Fudo contro Hyperion:

ho sempre trovato Hyperion un personaggio inutilmente sbroccato. Negli scontri che come da tradizione sono a difficoltà crescente, Hyperion rappresenta un ostacolo pressochè insormontabile ma superficiale. Mi spiego meglio: prendiamo uno scontro come Seiya vs Aldebaran/Toro alla seconda casa. In quel duello ti accorgevi della differenza abissale di potenza. Sembrava sempre che Seiya riuscisse o stesse per arrivare a capire come superare il proprio avversario, eppure Aldebaran rendeva vani tanto l'attacco che la difesa. Pian piano, tuttavia, Seiya iniziava a prendere le giuste misure e intravedendo il settimo senso capiva come sconfiggerlo. Prendiamo anche un altro media: Goku contro Freezer. Li ti accorgevi che pur dando fondo a tutte le tue energie semplicemente non ci arrivavi ad affrontarlo. C'era l'escamotage, ovviamente, ma anche li ti rendevi conto che la situazione fosse disperata perchè i due personaggi erano su livelli troppo diversi. Qui... la cosa non funziona molto, devo dire. Nonostante il pathos, nonostante il ricordo di Gembu e nonostante ilpossibilemaquandomaifiguratisecrepano sacrificio del trio, ho avuto come l'impressione che si arrivasse all'Athena Exclamation troppo in fretta. Forse il duello non è stato lungo quanto avrebbe dovuto e potuto essere dovendo gestire tre gold saint contro un singolo avversario e mezza puntata nemmeno per mostrarli in reale difficoltà non funziona. Sembra che fatte due mosse, dicano "vabbè, whatever, non sappiamo che fare, andiamo di Exclamation pure se ci banneranno da dovunque e strapperanno i nostri santini". Il tutto sembra molto, molto veloce. Tuttavia nel complesso, parlando di emozioni e non solo gestione in sè dello scontro, resta un bel momento;




- Ikki contro Aegaeon:
a parte essere uno dei Re celesti dal nome più impronunciabile di sempre, è uno scontro lungo il giusto, con i suoi picchi e il suo culmine perfettamente orchestrato. Ho trovato Aegaeon un personaggio poco valorizzato perchè il fatto che, a differenza di Gallia, non odi gli umani, anzi, ne apprezzi l'indole selvaggia e indomita lo rende un po' più "umano" e meritevole di maggiori approfondimenti. Restando nell'alveo del duello, è stato un momento tra i più belli probabilmente della serie e uno dei più divertenti. Emozionante un gradino sotto altri, commovente meno di quello di Gembu per quanto telefonato ma divertente più di altri. Quando Ikki risorge e pure senza corazza spacca la spada di Aecoso, onestamente, ho goduto. Il fatto che poi il cavaliere della Fenice venga salvato dal proprio nemico, sulla falsariga di Shaka, nonostante fosse un'apparente citazione/omaggio, l'ho apprezzato tantissimo proprio perchè giungeva tutto sommato inatteso;



- Souma contro Sonia dello Scorpione:
ultimo a mia memoria meritevole di menzione, anche se ero indeciso per quest'ultima posizione. Sonia è un personaggio davvero bello: potevano e anzi dovevano, 'tacci loro, approfondirlo ancora di più e MEGLIO, perchè qui non si parla di minutaggio, più che sufficiente, ma di linee di dialogo migliori da darle. Le rovine delle Tenebre sono state rivelatrici di ciò che provava e l'acquisizione della gold cloth dello scorpione, che ho trovato forzata per un Saint che era d'argento e non aveva risvegliato in pianta stabile il settimo senso, comunque interessante. Lo scontro è stato poco attraente in quanto era palese che Sonia non riuscisse a controllare il proprio potere e stesse, anzi, iniziando a perdere la presa su di esso, indebolendosi a causa dell'armatura d'oro anzichè rafforzandosi. Tuttavia la morte autoinflittasi, il tentativo di Souma di salvarla, perdonando in un certo senso l'assassina del proprio padre per il fatto di vedere il nemico così spezzata nell'animo e a pezzi per quello che ha fatto, emotivamente, moralmente e negli affetti - bisogno di accettazione dal padre, Mars, l'osticità di Medea, Eden come principino designato... ecco sono stati belli. La morte di Sonia, infine, il lenzuolo offerto da Souma e le lacrime del bronzino, hanno fatto il resto



Per concludere: resto sempre dell'avviso che Saint Seiya Omega sia una occasione decisamente sprecata: si poteva, anzi, si doveva, fare di più e meglio. Ci sono momenti piacevoli, qualche momento commovente e si arriva anche ad affezionarsi ad alcuni personaggi più che ad altri, specie laddove ci siano finali amari - come per Sonia, che in effetti avrebbe fatto piacere vedere in un "turn face", per usare il gergo del wrestling, ossia diventare buona o almeno una alleata come il suo fratellastro Eden. Il tutto viene però annacquato da una narrazione non sempre coerente e da situazioni che portano i "mapperchè" ad essere fuori scala, così come le vicende che vengono accennate e non approfondite. Resta comunque un seguito/spin off piacevole e decisamente varie rampe di scale sopra rispetto a Next Dimension che è una vaccata immonda, con buona pace dell'adminchione Miconide.

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#classifica


martedì 19 luglio 2022

Saint Seiya Next Dimension: uno sguardo alla storia di ieri, ed a quella di oggi

Era il 6 maggio 2014, un'epoca che pur vivendo di shitstorm e community tossiche non aveva ancora meme viventi come le Mamme Pancine e tanta altra roba: per carità, alle volte mi chiedo anche se ciò che pubblicano in Spunte Blu sia vero o meno, ma poi mi rendo conto che non è il caso di approfondire: sognare è una delle poche libertà concesse all'uomo, e ciò che ricorda che internet è un posto magico.

In quel giorno pubblicai su Isola Illyon un articolo in cui si approfondiva l'opera di Next Dimension uscita fino ad allora.
Diamo un breve excursus delle mie critiche mosse allora, vi lascio poi il link all'articolo completo e infine vediamo un po 'se qualcosa è cambiato ad oggi.

Spoiler: #credici


Disegni sempre al top: sembra di vedere un Capitan Tsubasa
di trent'anni fa. Per carità, può piacere, però...


In linea di massima, comunque, partiamo.

Dalla seconda lettera di San UN ESTRATTO DALL'ARTICOLO SOPRA CITATO

[...] Intendiamoci, “de gustibus non disputandum” eccetera: e nessuno mai si permetterebbe di contestare la soggettività del gradimento di un’opera che funge da prosecuzione di quella precedente, specie se scaturita a viva forza dalla matita (e dal computer, dai…) dell’autore stesso, il Maestro Kurumada. Tuttavia non per questo è possibile glissare sugli evidenti limiti di un’opera come questa, a cominciare dall’aspetto più vistoso, quello grafico, fino a quello della trama sceneggiata, passando per l’approfondimento dei personaggi.

La cosa strana, inoltre, è che per quanto Next Dimension si ponga come continuazione ufficiale della serie classica e, a causa dell’escamotage del viaggio del tempo, anche come suo prequel, dato narra le vicende della precedente Guerra Sacra, Kurumada ha già supervisionato un prequel, il già citato Lost Canvas, che è particolarmente ben disegnato (ed è infinitamente MEGLIO disegnato di Next Dimension, direi) la cui storia è anche più accattivante ed in cui appaiono alcuni personaggi identici (tra cui il Pegaso del XVIII secolo, ossia Tenma e Alone/Aron, il fanciullo in cui Hades si reincarnerà).[...]

[...] Questo [l'aspetto grafico] possiamo sbrigarcelo alla veloce, oserei dire: è parecchio datato, non più semplice bensì semplicistico (che è cosa ben differente) e identico, salvo per pochissimi progressi, a quello del 1985.Parliamo quindi di… trent’anni fa.
Un autore che dopo trent’anni non si evolve per nulla ed anzi appare regredito (approfondiamo subito) è un bruttissimo biglietto da visita per un’opera che per quanto a colori costa la bellezza di 6 euro per 137 pagine, specie laddove i colori spesso sono uniformi e ci sono ben poche variazioni, sfumature, cromature e quant’altro

[...] Altre opere di Kurumada, tra cui i già citati BT’X e Kojiro sono apparsi assai migliori, qualitativamente parlando, e questo dunque lascia un po’ sorpresi coloro che si aspettavano di acquistare un’opera caratterizzata si, da un certo “tratto distintivo” ma comunque evolutosi col passare degli anni: addirittura, quando mi ritrovai il primo albo tra le mani, ammetto che sulle prime pensai ad una ristampa a colori degli albi della serie classica.[...]

Se l’aspetto grafico può ancora essere giustificabile dall’irriducibile appassionato, la storia è quanto di più banale, scontato, privo di pathos che si potesse concepire. [...] Premettendo che l’idea del viaggio nel tempo è vecchia e sfruttata, se non abusata (maledetta Marvel, maledetto Age of Ultron e maledetta Guerra dell’Atomo, tanto per maledire i più prossimi), è concettualmente stupido imbastire una storia che persino i neofiti sanno potrebbe creare molteplici paradossi NELLA Storia; [...] viene data una giustificazione patetica del perchè le vesti divine siano tornate ad essere semplici armature V3 (ossia quelle della serie di Hades, per intenderci), spiegando che esse rappresentano uno stato evolutivo delle armature di bronzo, ma transitorio, finchè il cosmo dei cavalieri di bronzo risultava essere al massimo. Ma fatemi il sacrosanto piacere. Sembra la scusa del master di un gdr alle prime armi che si accorge di aver fatto un errore a dare ad un giocatore l’oggetto iper potente o l’artefatto ultra raro che nessuno, teoricamente, avrebbe mai dovuto brandire e non trova di meglio che inventarsi una sciocchezza simile per togliere ai suoi giocatori una risorsa squilibrante [...] il Grande Tempio è vuoto di cavalieri d’oro…tu Atena che accidenti aspetti a promuovere Seiya, pure in stato vegetativo, Shiryu, Ikki, Hyoga e Shun al rango di cavalieri d’oro? Perchè mai questi poveri Cristi devono essere ancora all’ultimo gradino sociale? Che altro dovrebbero fare per venire assunti degnamente come Gold Saints a tempo indeterminato e non a progetto? Hanno persino risvegliato le vesti divine raggiungendo l’Ottavo Senso![...] 




Il resto, ovviamente, lo trovate a questo link cliccandoci sopra con nobiltà e veemente forza.

NEXT DIMENSION, OGGI

Da quel giorno sono passati la bellezza di otto anni.
Otto anni in cui la saga di Next Dimension è andata avanti a rilento ed è praticamente fermo al pit stop come i romanzi di Game of Thrones.
Per una fan base che attende da anni un degno epilogo, visto che con questi ritmi difficile aspettarsi un effettivo sviluppo, non c'è molto da stare allegri.
Dato che io stesso però non sono quello del passato, eccomi a dare una occhiata non particolarmente nostalgica a questo manga.

In primis, contestavo la piattezza di diversi personaggi all'interno del sequel/prequel di Saint Seiya: Next Dimension resta sotto quel profilo abbastanza pigro.
Nonostante Death Toll, per esempio, sia una piacevolissima variante cazzara del Saint del Cancro, o Cain/Abel introduca(no) una variazione sul tema del rapporto di amore/odio, bene/male del Saint dei Gemelli, le cose sono ancora poco interessanti.
Intendiamoci, ad appassionarsi è un attimo se ci si lascia coinvolgere: e lo dice uno a cui il fan service, se fatto bene, basta e avanza in minime misure per accogliere un certo prodotto come esaltante.
Purtroppo, ND riesce a fasi alterne a soddisfarmi: in primis, l'oggettiva ed incontestabile lunghezza e discontinuità dell'opera non è davvero giustificabile.
Posso accettare un George Martin che impiega ere geologiche per un romanzo, ma un mangaka per un'opera comunque raffazzonata e con una storia nemmeno cervellotica no, onestamente. 
Ho trovato l'escamotage di Odysseo, il Saint della Tredicesima Casa dello Zodiaco, quella maledetta dell'Ofiuco, veramente poco attraente, così come orribile a vedersi, anche se originale, glielo concedo, Gestalt, il Sagittario, che è un centauro - anche se poi si scopre che non era proprio così.




Tutto il problema legato ad un viaggio nel tempo, ai casini che lecitamente possono nascere e che hanno portato persino una abile giallista come J.K. Rowling a far marcia indietro sulle Giratempo nella Saga di Harry Potter, è lungi dall'essere sanato, i casini aperti con Chronos e Artemis ancora in fieri e, più in generale, posso salvare Shijima della Vergine che mi è parecchio piaciuto, mentre Kaiser del Leone con un vero leone gigante al seguito (Goldie, che sembra il nome di un personaggio dei Duck Tales), mi perdonino gli amici napoletani, nun se po' vede'.

Tanto o poco che sia, Next Dimension ha comunque una fanbase parecchio ostica e gente che preferisce quest'opera a Lost Canvas: anche qui, de gustibus eccetera, ma già solo orientarmi su di un'opera completa, di ampio respiro, che espande il canone introducendo molti elementi interessanti (il cd. "Rituale dei Pesci" che porta alla morte il maestro per mano dell'allievo al momento di ereditare l'armatura d'oro dei Pesci, appunto) e personaggi memorabili come Albafica, Regulus, Manigoldo, Hasgard, Cardia e tanti altri, dicevo già solo questi motivi rendono le due opere nemmeno paragonabili.

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#analisi

Un post del cloth - e si, c'è il doppio senso. Pagine tossiche, FB gestito da illitterati e more and more fun.

Dopo una pausa enorme dovuta a motivi seri - fondamentalmente, non avevo voglia - si torna a discorrere di quanto sia bello l'internet e la fanbase di un qualsivoglia canone.

Sfatiamo un mito: i luoghi comuni del "internet fa schifo" e "facebook è uno schifo" e tutto quanto "[...] fa schifo" hanno un filo scocciato.

Nulla è necessariamente bello, nulla è necessariamente orribile, e l'equilibrio, da bravo bilancino, va sempre cercato e trovato: cosa più importante, difeso.
Nel corso degli anni, da che esiste la rete e in cui dovevi prenderti un giorno di ferie per scaricare una immagine .jpeg con un modem a 56k - ne ho parlato anche in un vecchissimo Vlord su Youtube - ho visto internet evolversi parecchio: si è passati alla fantascienza con i modem "manta"dell'Alcatel tramite i quali il futuro sembrava possibile, abbiamo attraversato mIRC, ICQ, C6 e altre realtà.

La rete è diventata più ampia, le connessioni più veloci, le interazioni possibili ed alla portata di tutti.
Il che non è sempre un bene, ovviamente, specie per chi non ha mai maturato un senso critico adeguato, un equilibrio di giudizio e quello che, nel mondo normale, si chiama "buon senso": buon senso per seguire le proprie stesse regole, buon senso per condurre una conversazione e rispondere colpo su colpo nel manifesto e lecito criterio di rispetto reciproco in cui anche mio figlio, di otto anni, comprende che se critichi una cosa ben determinata non vuol dire criticare chi quella cosa la ama.
E' la filosofia da bar delle squadre di calcio, è il "la juventus ruba" - io sono juventino da sempre - quindi insulto per forza tutti i tifosi; e le tifoserie, da che mondo e mondo, sono decisamente sbagliate.

Ma, anche in questo ambito ci sarebbe spazio per aperture specifiche, anche in questo contesto ci sarebbe tempo e modo per interagire e fare le cose per bene, come diceva Locatelli: non il calciatore, il formaggio.

Ma poi ti ricordi che il mondo va in un certo modo perchè sono le persone a soffrire di problemi personali e a crearne di nuovi materializzandoli nella rete dove anche un nessuno può atteggiarsi ad essere qualcuno: e laddove uno stupido, fino a tot anni fa, chiuso nella propria stanza non faceva grossi danni ed era un problema solo per i diretti parenti e amici, ora con internet uno stupido è un problema su scala globale perchè può essere connesso contemporaneamente a chiunque, in qualsiasi parte del mondo e, in potenza, trovare statisticamente qualcuno che comunque gli darà per forza di cose ragione.


L'ariete lo temi davanti, il mulo dietro, lo stolto da 
tutte le direzioni. Anche se magari è un sagittario...

Voglio dire, c'è gente che cerca, ancora oggi, dopo decenni, di giustificare ancora Annamaria Franzoni, c'è chi cerca di negare che anche gli uomini possano essere vittime di violenze, c'è chi nega che siamo mai stati sulla Luna, ci sono le Mamme Pancine, ci sono i NoVax, i 5G... quindi perchè stupirsi di chi segue magari in buona fede una pagina web su un argomento di proprio interesse perchè genuinamente bisognoso di avere anche una piccola valvola di sfogo e parlare di ciò che gli piace o gli piaceva quando era piccolo?

E' lecito, umano ed è ciò che dà da mangiare alla macchina di FB da tipo quando è nata.
E questo porta alla mia esperienza, ossia essermi iscritto ad una pagina di Saint Seiya su Facebook che sembrava interessante almeno nelle premesse, ossia "libertà d'espressione" nel limite civile, beninteso.

Pagina in cui, il primo giorno, minuto 1, in cui ho postato qualcosa, già sono stato ripreso dall'Adminchione - si, QUESTO è un insulto, impara la differenza. Il motivo è che si discorreva di un personaggio che ho, giocosamente ma nemmeno troppo, bollato con "ai limiti della pedofilia". 
Perchè si, se ci siamo lamentati di Jacob in Twilight che faceva l'imprinting con una neonata, posso ben lamentarmi di un tizio ex cavaliere d'oro che ha secoli addosso e che si invaghisce umanamente e terrenamente di Saori/Lady Isabel fin da quando la vede in fasce e che decide di contribuire a catturare per dimostrare il proprio amore spogliandola dei poteri e del ruolo di Athena per farle un favore e lasciarla con il ruolo di donna e basta. 

Se vi sembra creepy messa così la scena, vi assicuro che vista in tempo reale nell'anime era MOLTO peggio. 
Per la cronaca, il personaggio era Ionia del Capricorno, personaggio cicciato fuori dal nulla in Saint Seiya (ciofec)Omega.




Un cavaliere secolare che per la VOGLIA di difendere Saori crea un tempio dove allenare dei Saint e li sottopone a tali prove e stress che questi, tutti assieme contemporaneamente, si ribellano; Ionia li uccide ad uno ad uno anzichè accettare che ha un zinzino esagerato, si autoisola a Capo Sunion o quello che sembra Capo Sunion dove scrive trattati sulla filosofia dell'essere Saint -certo, nessuno meglio di lui sapeva ciò di cui stava parlando-  e poi viene richiamato da quell'altra spostata di Saori Kido a vestire la Cloth del Capricorno perchè, evidentemente nella logica degli sceneggiatori, nessuno più di un pazzo fo**uto poteva essere un gold saint. 
Delle due, l'una: o sono gli sceneggiatori ad essere drogati oppure è Saori ad essere una pazza schizzata che ama mettersi da sola in pericolo quando non ci pensano già i veri nemici; e, come prevedibile, Ionia impazzisce per una morale distorta di amore e dovere e li Medea, la milfona che gestisce tutto da dietro le quinte, fa leva sulla di lui passione umana e terrena verso Saori/Athena e, chi l'avrebbe mai detto, il cavaliere del Capricorno rapisce Saori e la consegna a Mars così che lui la liberi dalla vit dalla responsabilità di essere Athena e quindi, per contratto, rapita, impalata, dissanguata e messa in pericolo ogni due per tre.



Immagino che nessuno, NESSUNO, desse più garanzie di vestire quella cloth, NESSUNO, o di diventare preside di una Hogwarth per i nuovi Saint: nessuno come uno che ha portato alla morte dozzine di allievi può farcela. Certo.
Sempre per il discorso dei bronze saint che sono eroi a cottimo o a progetto e solo Seiya viene promosso a gold saint a tempo indeterminato.
A quel punto persino i bronzini minori erano una scelta migliore, guarda.
Ma pure il giornalaio all'angolo, eh.
Cos'è, Pacciani non era disponibile? Hannibal Lecter ha dato forfait all'ultimo?

A scanso di equivoci, chè già so che il tizio illitterato di cui andrò a discorrere si affretterà a leggere contenuti non inclusi, la community che gestisce assieme ad un'altra persona, una ragazza rea solo di non aver mai preso posizioni specifiche contro l'admin in questione specie dopo essere diventata ella stessa amministratrice e non aver, quindi, ridimensionato il Complesso di Napoleone di cui il tizio, li, è affetto senza nemmeno saperlo, la community, dicevo, è tranquillissima.

Tutti bravi, educati e nessuno che faccia da testa calda o da accendifuochi. Tanti di quegli utenti mi è dispiaciuto non poterli salutare perchè erano davvero brave persone e c'erano molti miei coetanei che avevano una ottima capacità dialettica, buone idee e la passione, quella vera.
Cara community di cui non faccio il nome, mi mancherai.
Potrei finanche consigliarla, non fosse per il rischio di scontrarsi con il Miconide ma per chi vuole ovviamente potrà iscrivercisi. 
E salutarmelo tanto tanto: ciao, Micò! Attento ai funghi, non si sa mai.

Va detto anche che non sempre c'erano veri e propri dibattiti ma nel complesso c'era chi commentava con piacevolezza, pur senza andare mai molto nello specifico e c'era chi tentava qualche tenue approfondimento peraltro badando a non offendere il gusto personale dell'amministratore, li, Miconide o come si chiama. 

Miconide, il Saint dei Funghi.


Attenzione ai funghi, che ce ne sono di allucinogeni in giro...
và che espressione lucida.

Questo perchè, si scriveva, la fan base è spesso tossica e si cerca di difendere a spada tratta ciò che si ama dimenticando però la differenza, grande quanto il Grand Canyon, tra gusto personale, e lecito per tutto - ci sono anche coprofagi in giro, a ciascuno il suo - e il gusto oggettivo, figlio del fatto che un'opera, un cibo, un vino, un romanzo, un film, un manga, hanno tutti specifici criteri che li rendano oggettivamente validi o meno ma in grado di soddisfare il gusto personale oppure no indipendentemente da quei principi.

Semplificando, per chi condivide lo stesso livello intellettivo di quel tizio, ci può essere A che piace pur essendo una cosa brutta e B che non piace pur essendo una cosa bella. 
Si chiama gusto personale e si contrappone, pur non andando necessariamente contro, al dato oggettivo della resa di un prodotto.

I romanzi di Licia Troisi, specie i primi, pur non essendo scritti granchè bene o non essendo appassionanti perchè rasentavano il clichè del clichè, hanno fatto il botto e sono piaciuti.

C'è chi il fantasy lo odia, e che se guarda Il Signore degli Anelli, la trilogia originale di Peter Jackson, si addormenta; e laddove sia lecito il gusto personale del "a me non piace", nessuno può dire che siano film girati male, con brutte interpretazioni o pessimi effetti.
Chiara la differenza tra gusto personale e oggettività, bambini? Beeeene, andiamo avanti.

C'è, ho scritto anche in uno degli interventi da cui poi è andato il sangue alla testa all'amministratore, chi ha dato per anni mercato ai Cinepanettoni, ai film di Bigio e Mandelli, c'è chi se gli mostri un La Grande Bellezza si ammazza di noia dopo dieci minuti e chi magari si diverte solo con film old school come quelli di Stallone e Schwarzenegger, chi ama i film di Michael Bay ed i Transformers o che, al contrario, preferisce un documentario di Piero Angela: e, checchè il deficiente di cui sopra lo comprenda, sono tutti leciti gusti, che possono essere argomentati e difesi, nel caso.

Dire che un cinepanettone è una schifezza sul piano della grammatica della scrittura, che ha una sceneggiatura orrenda, che viene interpretato da attori che non hanno nemmeno voglia di farlo, non è un insulto: è la verità

Il che non vuol dire che chi li apprezza sia un deficiente: mi sembra di spiegare le cose a mio figlio di otto anni e forse l'età mentale del tizio li è anche inferiore -tho, ecco un altro insulto: vedi che impariamo?

Così come è lecito e sacrosanto che simili prodotti piacciano e che per due decenni si sia consumato questa specie di violenza sessuale ai danni del cinema, perchè alla gente piacevano. 
Persino i film di Checco Zalone hanno iniziato ad effettuare il giro di boa e sono virati verso qualcosa di differente e non necessariamente apprezzato dal suo vecchio pubblico, come scrivevo QUI.

Detto questo, la mela della discordia è stata l'ennesima strumentalizzazione di una votazione per i personaggi più potenti - che nel mondo dei Saint Seiya vuol dire poco o nulla a seconda del media, dell'autore o delle esigenze di trama, ma tant'è - circa il saint dei Pesci, mostrando Aphrodite, Albafica, Cardinale - che magari nessuno conosce, ma è di Next Dimension e quindi potete tornare a sbadigliare perchè non molto memorabile - e Amor, il Gold Saint della dodicesima casa della serie Omega.

Quindi, proprio cose serie, per le quali era bene arrabbiarsi o tendere l'arco de'foco, alla Mario Brega.

Per chi non lo sapesse, Omega è una serie gggggiovane rivolta ad un nuovo potenziale pubblico che narra l'ideale continuo della serie Classica: con tutto che Kurumada ha tentato, dall'alto della sua indolenza, di portare AVANTI la storia giocandosi la carta più pigra di sempre con i viaggi nel tempo riportando INDIETRO la narrazione, a mo' di prequel, presentando il passato e la precedente guerra santa con Next Dimension. Che, spoiler, una vaccata colossale, non perchè sia in sè l'idea brutta perchè, come sempre, non è il COSA ma il COME. Ma, appunto, è un modo pigro per cercare di sfruttare il traino della linea parallela di Lost Canvas che a Next Dimension prende a schiaffi.
Autocitandomi da Isola Illyon, 

"Usando un linguaggio da bar, i disegni che caratterizzano Lost Canvas prendono a schiaffi quelli di Next Dimension.
Due volte.
Con una mano dietro la schiena.
Sorseggiando un Martini." 

Tornando ad Omega, nel lontano 2014 (se volete leggere il mio vecchio articolo), scrissi che nonostante le pecche palesi, riconoscibili da chiunque salvo essere persone prive di raziocinio, fosse al netto di tutto piacevole la prima serie e un po' più che piacevole la seconda pur restando al netto di tutto una occasione mancata, dato che il merchandising non è che sia andato per la maggiore e di cose memorabili non ce ne sono state chissà quante: Soul of Gold, almeno, ha avuto il pregio di elevare la figura dei Gold Saint che da che mondo e mondo sono risultati alla lunga ciò che il pubblico voleva vedere.
Anzi, proprio il fatto Kurumada si ostinasse a far fare ai Bronze un passo avanti ed uno indietro, una evoluzione à là gambero, con loro che svegliano il Settimo Senso ma poi non lo hanno sempre attivo perchè non funzionale ai fini della trama è stato ciò che ha smontato nel corso del tempo un po' dell'appeal dei bronze classici.
Qualsiasi opera deve evolversi e veder evoluti i propri protagonisti: avere una percezione chiara di ciò che fanno o non fanno i protagonisti è, a mio giudizio, fondamentale: e questo, spesso, manca nel media dei Saint Seiya, a meno che ti chiami Lost Canvas e hai un personaggio come Tenma o Shion che crescono palesemente tra una vicenda e l'altra.

Che è successo dunque? Ai lettori l'ardua sentenza.
Amor dei Pesci è un personaggio che obbedisce alle regole tacite di Omega, ossia è sbroccato, immensamente potente e gestito nei suoi scontri come un duello di Dragon Ball: è un insulto? No, ci sono cresciuto con Dragon Ball, semplicemente non è quello che mi aspetto dai Saint Seiya; in più il tizio è lontano dal canone del Saint dei Pesci - rose, veleno e tutto il resto - e per il modo in cui si comporta, poteva tranquillamente vestire una qualsiasi armatura senza che la cosa cambiasse minimamente.
Ed eccoci qui.



Ommioddio! Mi ha puntato con un arco virtuale!!!
Che paura!!!


Ora, tralasciando per un attimo l'assoluta tristezza di una persona che crede di essere l'equivalente del personaggio storico del Sagittario, minacciando di bann con la Freccia della Giustizia l'utente di turno, il che significa anche che della nobiltà, compassione, coraggio e rettitudine del personaggio non ha capito un accidenti, ed è solo un bimbominkia - et voilà, un altro insulto e si, questo è ciò che sei - che si esalta per un nonnulla - Ueh!!! Sono fortisssimo!!?! Sono proprio quel saint! Weeee, banno e gestisco !!! - invito a considerare lo schema mentale di costui:

Insulti un'opera => insulti chi l'opera la ama. Il che purtroppo è molto spesso ciò che accade in rete.

E, corollario, il fatto magari un utente abbia perso ORE a spiegare come o perchè un'opera meriti o meriti di meno viene cassato con due frasi, zero repliche e nessuna argomentazione. Ed anche questo è un fatto che rende il tizio di cui sopra inabile a gestire una pagina, ma probabilmente anche un bicchiere d'acqua.


Attenzione, che scappa...il bann. Mi scappa il bann qui, mi scappa
il bann li, mi scappa il bann qui, papà...

Da appassionato di manga, anime, fumetti, comics americani e film, io non mi sono mai identificato con l'opera che amo.

Mi piace un film, una squadra di calcio, un fumetto, un libro o NON mi piacciono gli stessi prodotti? Bene, difendo le mie IDEE, non verità assolute, IDEE, con la massima incisività nel caso, ma nel rispetto dell'educazione.
Se uno mi dice che odia Il Signore degli Anelli, io non mi arrabbio: posso compatirlo semmai, dato che anche il godersi un'opera letteraria è un piacere, ma non sta a me salvare il mondo.
Posso enunciare perchè un'opera o un fumetto o un film meritino o meno: posso dire le cose che obiettivamente sono incontestabili - tipo che Next Dimension o Omega salvo qualche spunto sono abbastanza pigre e opere derivative con pochi spunti meritevoli di ricordo - ma non ho mai insultato chi quelle opere le apprezza, anzi, invidio queste persone perchè la sensazione di ardore e di passione che ti anima per qualcosa che ti piace è inebriante e lo dico con la massima sincerità.

Da persona che si esalta per un nonnulla, che anche con un po' di fan service fatto bene si emoziona, invidio davvero chi ha trovato esaltanti Omega o Next Dimension laddove, si ribadisce, non posso insultare e non insulterò mai nessuno.
E persino in opere a mio giudizio tutto sommato scadenti - ora capisco il Dottor Manhattan che si è trovato a commentare e demolire le prime tredici puntate di Omega, come si sentiva a ricevere minacce e insulti da quella fan base- ci può essere del buono. 
L'ho scritto su Isola Illyon, lo ribadisco.

C'è del buono in queste opere, come si diceva ci fosse "ancora del buono" in Anakin Skywalker: il che però non gli ha impedito di fare cose orrende nel frattempo, come cacciare ed uccidere gli jedi, ammazzare un sacco di innocenti e aiutare un dittatore galattico ad opprimere pianeti e sistemi solari.Per concludere: gestire una pagina è complicato, e lo comprendo: avere a che fare con utenti, molti dei quali non necessariamente in grado di esprimere lucidamente un pensiero senza incorrere in flame o simili, altrettanto complesso.

Ma come dico da tipo due decenni, tutto si sistema se usi il buon senso, se prima di scrivere o replicare a quello che PENSI sia un insulto conti fino a dieci venti e se, più in generale, ti fermi a leggere e rileggere ciò che ti si dice non essere un insulto specie perchè argomentato.

Chi la vuol capire la capisca: l'adminchione, li, dubito fortemente ci riesca pure se gli fai un disegnino.


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