martedì 21 gennaio 2020

Me contro Te, Sofì e Luì, "La Vendetta del Signor S": fenomenologia di un successo che mi preoccupa.


Da alcuni mesi, oramai, convivo in casa con due estranei: due ragazzi di circa venti, venticinque anni, che non parlano, gridano; non giocano, si muovono come dei tarantolati; non usano giochi veri e propri nè leggono libri famosi, ma si buttano in una piscina o si impiastricciano con lo slime; e non fanno giochi normali, ma preparano slime, fanno le challenge (perchè siamo anglofoni e chiamarle "sfide" o competizioni sembra una poveracciata, immagino), preparano slime, giocano con dei cani, vendono magliette a prezzi esorbitanti, preparano slime e occasionalmente fanno partecipare una bambina, la cuginetta di lei, ai video, vendono figurine avendo anche un proprio album dedicato, fanno slime, vendono i loro libri personali, fanno slime. E gridano. E ho già scritto che preparano slime? Si, ma con le cose più assurde in casa: data la ricetta base, ci si aggiunge un po' di tutto, dai trucchi ai colori specifici, glitter al cibo e altro ancora, e da preparare di notte, o in piscina o sott'acqua o come capita.
Oh, ognuno ha i suoi feticismi.


Il format di costoro si chiama "Me contro Te". Certo. Dopo "Maschi contro femmine" e "Femmine contro Maschi" semplifichiamoci la vita con qualcosa di più semplice: del resto, la testa dei bambini, oggi, è brodo primordiale, parrebbe brutto pensare a qualcosa di un filo più intelligente che possa formarli.


Sofi e Luì, ossia Sofia Scalìa e Luigi Calagna, dopo aver conquistato Youtube dove contano circa 4,5 di iscritti sul canale principale - e Yotobi, Victorlaszlo88 e Daniele Doesn't Matter muti, deficienti loro a sbattersi per creare un format interessante, bastava si mettessero a giocare con le zozzerie di casa per avere pubblico - hanno conquistato anche il salotto di casa mia e per ora solo uno dei miei due figli; speriamo almeno l'altra si salvi.
Questi due youtuber, dopo aver ottenuto anche la conduzione di uno show per bambini su Disney Channel, sono usciti il 17 gennaio al cinema con il film «Me contro Te il film - La vendetta del Signor S», film che ieri, 20 gennaio, mi è toccato sciropparmi: ma ne parleremo dopo.
Per chi fosse sano di mente, e non sapesse come me fino a due o tre mesi fa chi sia il Signor S, si tratta di un cattivo fittizio, immaginario, una sorta di arcinemico della coppia di ragazzi, che coppia lo sono anche per davvero, nella vita reale. E gli slime anche nella vita reale...? Non voglio saperlo. 


Praticamente gli eroi hanno nemici come Doctor Doom, Goblin, Joker, loro il Signor S: che per avere un nemico magari bastava tirare un sasso e pigliare il primo genitore medio, incazzato, che il nome ce lo metteva davvero. 
"La Vendetta del Signor L" suona anche meglio, e fa molto Death Note.


Io sono L: il vero nemico dietro il Signor S

Al netto della premessa scherzosa, che sia mai qualcuno si offenda, il duo di youtuber siciliani ha conquistato in alcuni anni un consenso e una notorietà sempre maggiori, e i bambini, forse per affinità intellettuale, gli sono andati via via dietro, donando a costoro il successo che, a mio modesto giudizio, andrebbe analizzato: di certo certi numeri non li fai per caso, ma il che sia un bene è altro discorso. 

Il loro format, per quanto alcuni siti che scrivono articoli con il copia-incolla reciproco si sforzino di definirli "adorabili perchè non c'è mai una volgarità o qualcosa di diseducativo" è cerebralmente e intellettualmente piatto, poco attraente e in grado solo di far venire voglia ai bambini di procacciarsi materiale dei loro beniamini: basta farsi un giro sul loro shop, dove tutto è colorato, luminoso, affascinante e con due bei cagnolini in furbesca vista perchè, si sa, i bambini stravedono per i cani specie piccoli, che nella loro innocente ingenuità trovano coccolosi e amabili: dopo che, tuttavia, si fa mente locale si scopre che delle felpe terrificanti vengono vendute a 39,90 euro, la felpa "college blue" che usa talvolta Luì addirittura a 49,90 euro e i popsocket, una cinesata inutile che serve a tenere su lo smartphone, quasi 10 euro.
Il fatto che poi questi due non parlino, ma gridino, andrebbe anche bene se fosse una festicciola con tanto di animatore, ma ascoltati più volte al giorno, e spesso a parlare a vanvera di cose assolutamente strambe, fa riflettere sulla qualità dell'intrattenimento.
Si dirà che è colpa del genitore medio che non si cura delle cose che fa vedere ai bambini: corretto, non fosse che i format sono orribili oggigiorno, ed i cartoni previsti tutti dotati di una trama lineare quanto una platessa, complicati quanto un puzzle a due pezzi. Ma se ne parlerà altrove in un Altroquando.


Alcuni esempi del merchandising e relativi costi


Giova ricordare che lo scrivente il proprio bambino interiore lo foraggia e fortifica da anni e che non ha mai rinunciato nè ai sogni, nè alla consapevolezza che i bambini debbano sognare.
Altrettanto giova ricordare che così tanti video con tanti product placement diventano martellanti e ovviamente hanno effetto sui bambini: dove linee di cartoni venivano lanciate per supportare linee di giocattoli, e si chiamava "pubblicità" , ora si assiste a video che sono si, per bambini, quindi sicuri, ma con una frequente incursione verso il "comprate le nostre magliette", "comprate i nostri libri" e, in generale, "comprate".
Per dare una idea, di recente sono stati ospiti di Mara Venier a Domenica In, ed è possibile che vengano invitati al Festival di Sanremo e, ovviamente, a Ballando Con Le Stelle: non dovrei nemmeno commentare quelle che sono palesemente bieche manovre con cui due trasmissioni alla canna del gas cercano disperatamente di prendere pubblico giovanissimo -e, con loro, rispettivi genitori - senza però avere la minima idea di quanto Youtube e la televisione siano agli antipodi: e finchè Youtube verrà vista come una goliardata, difficile pensare che la si prenda sul serio come piattaforma.
Quanto poi al resto, ho letto anche che il Moige li ha premiati per i valori educativi dei loro programmi.
Senza offesa per il Moige, ho imparato assai di più sulla educazione, sulle parole da usare e sul loro significato io con Bim Bum Bam che non un bambino da una qualsivoglia puntata dei Me contro Te.
E, del resto, stando anche fuori al cinema, non c'era un genitore che fosse uno, che li sopportasse.


Gioverebbe citare un passaggio di un episodio di South Park in cui i genitori di Stan si sforzano di capire che cosa ci trovino i bimbi nei Chimpokomon (Stagione 3 ep 10 "Una Moda Pericolosa"), chiaro riferimento alla moda dei Pokemon e, in generale, di tutto ciò che veniva dall'Oriente:

Randy: "Bè però non sono nè volgari nè violenti"
Sharon: "Si, ma è così tanto stupido, ed è anche peggio di qualsiasi volgarità e violenza per la mente di un bambino"
Ed io resto fermamente convinto che South Park parli una lingua estremamente attuale a dispetto di quanto possa apparire lungi dal politically correct, al punto che è difficile non trovarsi concordi con quanto ho appena citato.
Anni '80 significavano trash, anche programmi poco belli, ma c'era tanta attenzione alla qualità: un format come Ciao Ciao, Bim Bum Bam, Solletico o tanti altri col cavolo si potevano permettere di spacciare giocattoli e merchandising vario così alla leggera, ed il massimo era o il product placement di una Console- quindi non roba loro - come il Nintendo o un Mega Drive oppure le figurine.
Viste oggi, con gli occhi che possediamo, sembra davvero una poveracciata.
E resto dell'avviso che sia meglio un cartone violento, che un programma stupido. 
La violenza, se la conosci, se la vedi, arriva anche a disgustarti e giungi a ripudiarla: se tutto invece sembra un patinato mondo colorato alla "volemosebene", per me i bambini non impareranno nulla.

Andiamo avanti e proseguiamo con la storia recente.




Sabato 18, Cinema Galleria, Bari

Per pura casualità ho appreso tramite amica di famiglia, anch'ella con nipotina fan sfegatata di Luì e Sofì, che alle ore 15.00 i Me Contro Te sarebbero stati a Bari per presentare il loro film presso il Multisala Galleria.
Ora, dato che il cinema è ad un minuto da casa mia, e che dalla veranda posso persino vederne l'interno abitandoci accanto, ho accontentato mio figlio ed alle 1350, giusto per fare qualcosa, siamo andati a vedere "che aria tirasse". 
Bene, li c'erano almeno cinquanta, sessanta persone, di cui almeno la metà bambini tra i 3 e i 9 anni, in attesa. Con un freddo che non sto a descrivere, con tempo che minacciava pioggia, erano li: alcuni, mi ha detto una madre, da quasi un'ora. 
Facendola corta, riporto il bimbo a casa, pranziamo al volo in un quarto d'ora, e ritorniamo fuori al Cinema: numeri quasi raddoppiati di persone fuori e tutti al freddo, in attesa. 
Ore 14.30 circa, iniziano a far entrare le persone per la visione di Avengers Endgame intendevo Joker cioè volevo dire Her  "Me Contro Te La Vendetta del Signor S": molto umanamente, e c'è da dirlo, con cortesia, il personale del cinema spiega che nessuno di noi avrebbe potuto vedere i due youtuber, che non sarebbero entrati da li e che non avrebbero rilasciato intervista, foto, autografi ... tempo per i loro piccoli fan.
Li per li, sono stato lieto di andarmene: poi, mi sono un po' indignato.
Qui non parliamo di ragazzi, adolescenti, o adulti: parliamo di piccoli bambini che hanno sfidato un accidente di due ore di freddo in mezzo ad una strada per poter incontrare i loro beniamini, a ragione o torto.

So bene che queste cose sono programmate e non certo dal Dinamico Duo, che in questi casi ha una tabella di marcia e degli orari da rispettare, ma credo si possano fare delle eccezioni.
Credo. Non so.
Del resto, tornato a casa, ho avuto modo di vedere proprio loro due,  Luì e Sofì, che passavano tramite le scale antincendio all'esterno del cinema Galleria, usufruendo dell'altro ingresso (il cinema ha anche un'area destinata alle proiezioni estive all'aperto), cosa che indicava chiaramente che erano già all'interno per sponsorizzare gli spettacoli delle 14.45 e delle 15.00, gli unici, dato che erano poi attesi presso altri cinema, tra cui un altro multisala, lo Showville di Bari. 

Ed è qui che è successo un fatto increscioso, ma che ricorda le differenze tra personaggi pubblici un po' più positivi, mettiamola così, rispetto a chi fa questo mestiere per lucrare.





Presso l'altro cinema, dopo ore di attesa, anche li c'erano piccoli fan in attesa. Arrivati con un veicolo nero e vetri oscurati nemmeno fosse Barack Obama in visita, con servizio d'ordine annesso, sono scesi i due ragazzi, pochi saluti veloci e frettolosi, e poi, via dentro il cinema a reclamizzare il loro prodotto al pubblico in sala, quindi ai soli paganti, dunque meritevoli di attenzione, evidentemente.
All'uscita, non hanno dispensato nemmeno un attimo di attenzione ai piccoli fan - che, ripeto, erano al freddo da ore per vederli e speravano in chissà cosa -a cui costoro debbono il loro successo- e sono andati in auto: una mamma, spazientita, ha raggiunto la portiera dell'auto, aprendola, e ha apostrofato pesantemente i due, dicendo qualcosa tipo "Dovreste vergognarvi. Loro sono qui da ore per voi".


Ora, al netto delle maniere discutibili, dato un simile comportamento da parte di chicchessia è da censurare, perchè non è che una persona famosa diventa un oggetto a disposizione dei fan, specie se invadenti, giova ricordare ancora che i fan di questi due sono, soprattutto, dei piccoli fan: e stare a spiegare ad un bambino, dopo il martellamento costante de "venite a vedere il film" oppure "non siamo riusciti a far uscire il nostro video oggi perchè siamo alle prese con il film e siamo superemozionati", che non avrebbe potuto vedere i propri beniamini, salutarli, ringraziarli - quando dovrebbe essere il contrario - per il divertimento o solo gioire... non è facile per niente. 


Si tratta di quelle delusioni che ti restano dentro.
Inoltre, la differenza rispetto a ragazzi più maturi come Yotobi, Victorlaszlo88, Daniele Doesn'tMatter e dozzine e dozzine di altri, sta nel fatto che costoro sanno di dipendere dal proprio pubblico, e non perdono occasione per ringraziarlo: ammettono che spesso è difficile sfuggire alla notorietà ma anche se sono persone che viaggiano con numeri differenti, che sia una foto, un saluto, una occasionale stretta di mano, loro sanno come funziona e si fanno trovare pronti, ferma restando la necessaria educazione che un fan deve avere nel rapportarsi ai propri idoli.
I Me contro Te, evidentemente, questo non lo sanno ancora vivere bene: e questo traspare dal loro modo di fare video, dal loro modo di condurre il format, da questi episodi che ho vissuto in prima persona.
E dove abbiamo un Jhonny Depp che si traveste da Jack Sparrow per fare beneficenza o farsi il giro delle corsie degli ospedali per portare un po' di sorriso ai bambini più sfortunati... qui in Italia abbiamo loro due. 
Se può sembrare anche una affermazione troppo forte, è solo perchè molti influencer non realizzano che, ad un certo punto, per fortuna o purtroppo cessi d'essere "una persona" e diventi "di tutti": quindi si, come ti muovi e ti muovi puoi pestare una cacca e tutti badano a ciò che fai, come lo fai, quando lo fai.
Ci sarebbe poi anche un altro fatto, su cui non ho indagato molto per carenza di fonti attendibili, in cui parrebbe (condizionale d'obbligo) che una bambina disabile avesse voluto farsi autografare qualcosa non in linea con il loro merchandising e si sia vista rifiutare la cosa. Ma dato ci sono molte versioni di questa storia, e che, si torna a ripetere, personaggio pubblico non vuol dire una persona famosa debba essere a (totale) disposizione dei propri fan, andiamo oltre.
Tolti i sassolini dalle scarpe, quindi... sto benedetto film, com'è?






La Vendetta del Signor S: giudizio

Il film si presenta, per onestà intellettuale dei suoi stessi autori, diretto ad un target unicamente di bambini: e no, nemmeno tutti i bambini, ma specificamente ai fan, al Team Trote, come si chiamano coloro che seguono i Me Contro Te (Me Con Trote): Renato Zero, in un angolo, piange pensando ai propri Sorcini.

Tutto è molto cartoonesco, ma non sgradevole: e, sempre per onestà intellettuale, non è un brutto film.
La storia, banale e trita, è semplicemente questa: l'arcinemico del duo, il Signor S, rapisce Sofì e Luì e li sostituisce con due robot per sfruttare la loro fama di influencer mondiali e globali e convincere tutti i bambini del mondo a votare per lui, per il Signor S, come miglior influencer regalando anche uno slime che dapprima dona la gioia, poi la risucchia convogliandola in un'arma. 
Manco Austin Power con il Dottor Male.


Ciò premesso, sono rimasto colpito dalla fotografia, che mi ha ricordato un film ad alto budget come il primo Scooby Doo, quindi non esattamente un film nostrano, e così anche la regia, le inquadrature, tutto particolarmente... buono.
Non posso giudicare la storia in sè, la "crisi della coppia" che ha colpito i bambini in sala che ovviamente ignoravano la scontata riunione del duo alla fine, ma non ho trovato nulla di particolarmente criticabile nel film.
E' un prodotto commerciale ma anche un atto di amore, questo lo riconosco, per i fan dei Me Contro Te.
E dato sono oggettivo, ammetto che non è assolutamente la bruttura che immaginavo: la recitazione è anche migliore rispetto ai video che i due condividono, i personaggi secondari sono interpretati bene e hanno spazio, restando si, macchiette caricaturali, ma funzionano nella loro dimensione.
E le musiche strizzano parecchio gli occhi - anzi, le orecchie - a certe sonorità de Il Cavaliere Oscuro, al punto che è difficile pensare ad un semplice caso.
Tirando le somme, al film non posso muovere critiche: per quello che è, per come funziona, per come è confezionato, è anche meglio delle aspettative. 
Non è certo un film che un bambino non fan (esistono?) possa guardare con affetto superati gli otto o dieci anni, però funziona. 

Fonte: Bisceglielive.it

Un appello conclusivo al Dinamico Duo 


Premesso che dubito fortemente qualcuno dei miei dieci, venti lettori possa portare all'attenzione dei Me Contro Te queste righe, vorrei chiudere con un appello.


Cari Luì e Sofì, per quanto si dica che siate odiati dai genitori, in realtà, non è così.

Quello che si prova è un senso di insofferenza, ma non perchè siate brutte e cattive persone: non vi conosco, parlo al singolare, non so quasi nulla di voi circa la vostra vita privata e anche avendo letto qui e li alcuni accenni alle vostre preferenze, da un Green Day a Stranger Things, non ho la pretesa di conoscervi dal vero.
Nessuno vi conosce per davvero salvo, banalmente, i vostri amici, parenti, genitori. 
Quindi, nessuno può giudicare Luigi e Sofia, ma tutto si limita all'apparenza, ai vostri personaggi Luì e Sofì ed al format Me Contro Te.


Chiarito questo, qual'è dunque il problema?

Nessuno nega che facciate intrattenere i bambini: nessuno nega che non usiate volgarità, parolacce, contenuti diseducativi.
Però non c'è nulla di davvero educativo: solo divertirsi, giocare e dare - e questo lo giudico un po' più grave- il messaggio che la vita sia un accidente di gioco: perchè, banalmente, non siete un cartone o qualcosa che appaia falso, fittizio, siete due persone che sembrano anzi fin troppo vere, in carne ed ossa, che pure se "grandi" sembrano vivere una vita di mero divertimento e senza un solo pensiero per la testa.
E qui le cose si fanno complicate, se non più gravi, a mio modesto giudizio.

Voi non interpretate un personaggio fiabesco alla Melevisione, nè un paziente educatore per Dodò nell'Albero Azzurro.
Voi interpretate voi stessi, sempre.



Il fulcro è che, purtroppo, ora che macinate questi numeri, con apparizioni pubbliche e un film al cinema, dovreste fermarvi e riflettere: potete dare qualcosa di veramente educativo ai bambini? Potete insegnare non già solo a divertirsi, ma a fare qualcosa di costruttivo con gli altri, la bellezza di uscire e giocare con i propri amici, socializzare con i propri simili, rispettare davvero gli altri e in generale impegnarsi con gli altri?

Riuscite in qualche modo a insegnare che la vita non sono solo giochini e divertimento, perchè vedere due adulti che fanno certe cose banalmente alza le aspettative di bambini che non vorranno mai crescere circa il fatto che, un domani, potranno vivere all'apparenza non facendo una mazza tutto il giorno, ma solo giocando e divertendosi?
Lo so che non siete due pedagoghi e che, ovviamente, genitori siamo noi: a noi è demandata, giustamente, la totalità dell'educazione del o dei figli che abbiamo.
Anche se l'offerta di programmi disponibili non è che aiuti molto, va detto.
Ma dato che siete personaggi oramai stranoti, i concetti di "divertirsi con piccole cose" e cercare di trasmettere "piccoli valori positivi" forse non basta più anche perchè per quanto creare uno slime possa essere alla portata di tutti, non tutti hanno spazi grandi, vasche da impiastricciare, piscine e chissà cos'altro.
Anche i cartoni animati di oggi - rimarco, di oggi - trasmettono in modo superficiale che l'amicizia è la cosa più importante, aiutarsi e rispettarsi è fondamentale eccetera: ma, appunto, cambia il modo e la profondità di questi valori rispetto a produzioni del passato recente, pure di dieci anni fa.

E' anche possibile che si chieda troppo a due youtubers: nostra è la colpa di dare alle volte ai bambini per disperazione, per rubare almeno un'ora al giorno di pace, dispositivi smart o televisioni agganciati a YouTube e, di riflesso, a voi che siete tra le tendenze, i consigliati, ovunque.
Ma quando vedo un bambino che sogna un mondo patinato, fittizio e lo percepisce come reale e possibile solo perchè la vostra "quotidianità" sembra questa, mi allarmo perchè il filtro di un cartone animato, anche in CGI, c'è: si vede che è fittizio. 
Per i bambini, ciò che dite, ciò che fate, come vivete, è invece vero, attuale, possibile.

Non offrite un vero show per bambini come un Albero Azzurro, un BimBumBam: voi non "rappresentate", voi "vivete", voi "siete" questo.
E questo è per me terribile: non perchè non possano diventare youtuber anche loro, o trovarsi un lavoro che li faccia sentire per sempre bambini e divertiti, cosa che auguro a loro come voi stessi avete fatto e riuscite a fare perchè di certo non si macinano quei numeri senza un reale motivo, cosa di cui posso complimentarmi, ma perchè anche quando parlo con altri bambini, non dicono "voglio fare dei video divertenti", ma dicono che vogliono guardare come fate video divertenti.
Nessuno vuole impegnarsi nel gioco, preferiscono vedere chi gioca.
E' la stessa (il)logica di chi preferisce guardare gameplay di videogiochi anzichè giocare lui stesso.
E' un appiattimento quasi, un attendersi che altri si sbattano e si prendano l'impegno persino di giocare, e si voglia attendere la pappa pronta, guardando come e cosa fanno le altre persone.
Due domande me le farei.

4 commenti:

  1. Complimenti, sei riuscito a mettere su carta virtuale ciò che pensavo sul loro canale. C'è da dire che loro sono solo due ragazzi, che possono avere pure un team dietro, ma riuscire a fare qualcosa come la Melevisione credo sia pretendere troppo
    Pià che altro, dalle tue parole ho notato un senso di sfiducia generale verso il panorama odierno dell'intrattenimento rivolto ai più piccoli, e in tutt'onestà non lo comprendo a pieno.
    Per quanto riguarda i cartoni in quest'ultimo decennio sono usciti tantissimi programmi e film di ottima fattura, che oltre a "non essere volgari" danno pure insegnamenti. Aspetterò il tuo futuro post sull'argomento

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    1. Ringrazio per il commento, uno dei primi che ho ricevuto ad oggi sul blog.
      Ringrazio due volte per la forma, lo stile e l'uso delle parole che sarà scontato ma nella grammatica internettiana è sempre apprezzata come cosa.
      Ciò detto si, nutro una sostanziale sfiducia verso i "palinsesti" o la programmazione odierna.
      Seguo un po' tutto ciò che i miei bambini vedono e anche stanco alle volte mi scordo la cronologia per essere sicuro.
      Quindi che sia televisione o YouTube vedo, ascolto, seguo.
      Ci sono molti cartoni prescolari che funzionano e sono belli e educativi ma, appunto, per un target molto piccolo diciamo due-sei anni.
      Mofy, Pimpa, Barbapapà, Siamo fatti così, Miniciccioli, Lionguard, Musti, ed una manciata di altri.
      Il problema sono le orde di cartoni privi di contenuto che dovrebbero abbracciate la fascia più alta e che o sostituisci con Disney, Pixar, Dreamworks oppure non trovi nulla.
      Peppa Pig è stupido per diversi motivi, se non diseducativo, finanche.
      Che abbiamo? Gormiti? Giulio coniglio? 44 Gatti? Non c'è cartone che non mi sia sciroppato in questi anni.
      Poi vai su YouTube. Trovi una fracca di bambini che giocano con millemila euro di giocattoli da quelli nostrani come Leonardo Toys a quelli stranieri come Roma e Diana e Alex e Gaby fino agli intrattenitori con giocattoli di cui si salva Power-Giochi per Ragazzi che almeno stimola creatività, fantasia e insegna qualcosa anche di film e produzioni che possono incuriosire i bambini -da Harry Potter a Dragon ball, da Il signore degli anelli a star wars- e in generale diverte.
      Su YouTube un bambino vede i suoi simili che fanno video e giocano, sbustano, aprono, ricevono tonnellate di giochi. Come glielo spieghi che loro li hanno gratis per placement? E come li dissuaderesti se dovessero di voler fare lo stesso?
      Ecco perche

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  2. Ovviamente chiedo scusa per gli occasionali errori di digitazione

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  3. Sono convinta che questi personaggicome i loro film siano assolutamente diseducativo per i piccoli

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